Quella dei due marò è una storia vergognosa. Mario Monti e i suoi ministri sono riusciti a superarsi. Dopo aver svenduto l’Italia alla Germania, fa carne di porco di due soldati italiani coprendo di vergogna l’intero Paese. I tecnici hanno dimostrato d’essere fra i più “tecnicamente incapaci”, oltre che fra i più “politicamente irresponsabili”. Il governo Monti è dimissionario, è difficile trovare un primo ministro e i suoi ministri così inetti. Il disonore in cui hanno trascinato l’Italia non ha precedenti. Per fortuna che Monti era stato considerato il “restauratore” della nostra immagine internazionale!
Questa faccenda non era possibile gestirla peggio di così. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. L’Italia riesce a essere, in un solo colpo: colpevole, inaffidabile, corruttrice, ricattabile e calabrache.
La nave con a bordo i marò non doveva attraccare in India. La diplomazia europea (se esiste) doveva essere chiamata in causa subito. Il diritto internazionale doveva essere invocato all’inizio. Il ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata non doveva andare in India per farsi “schiaffeggiare”. I due militari non dovevano essere ricevuti in Italia come eroi per uno spot pubblicitario a Mario Monti impegnato nella campagna elettorale. Poi, non dovevano essere ufficialmente coperti nel voler restare in Italia. L’ambasciatore italiano non doveva essere garante e, successivamente, subire lo smacco della sua libertà di movimento.
Fin dall’inizio un impressionante cumulo di errori per l’incapacità di affrontare il cuore del problema. La figura vergognosa nei riguardi dell’India (e del mondo) è il solito pasticcio all’italiana. Di questo è responsabile il governo tutto e Mario Monti personalmente. I ministri degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e quello della difesa Giampaolo Di Paola sono l’apoteosi dell’incapacità. Dovrebbero consegnarsi alle autorità indiane per liberare i due marò in ostaggio.
E adesso? Non si scarichi sui due militari il peso degli errori. Ora ci vuole un governo autorevole. Riallacciare il dialogo con gli indiani. La capacità di far capire agli indiani i loro torti, che sono enormi. Ricucire i rapporti, riportando a casa i due militari. Non perché eroi, non perché innocenti, ma perché l’onore dell’Italia non può essere calpestato. Anche per questo, i due ministri devono essere messi immediatamente alla porta. Napolitano avrebbe il dovere di convocare il Parlamento e strappare sulla faccia di Monti il decreto di nomina di senatore a vita.
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