In una lunga intervista al Messaggero, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando dei due marò italiani trattenuti in India da ormai oltre due anni, ha detto: “Stimo molto il nuovo premier indiano e credo che l’India e l’Italia insieme abbiamo il dovere e il diritto di riconoscersi partner e lavorare insieme". Poche parole, troppo poche, da parte del capo del governo.
Il caso dei marò continua a gridare vendetta. Nelle ultime ore il partito guidato da Silvio Berlusconi è tornato a farsi sentire con forza, attraverso le parole del deputato azzurro Elio Vito, presidente della commissione Difesa della Camera: “Da novecento giorni Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono detenuti in India, novecento giorni di ingiustizia, una vergogna della quale non si aveva memoria dai tempi delle prigionie dei nostri militari nelle Guerre mondiali".
Vito, dopo avere ricordato che i nostri marò erano impegnati in una missione internazionale antipirateria e che ancora oggi “si proclamano innocenti”, ha sottolineato: Latorre e Girone “hanno diritto ad essere giudicati in Italia e a vedere loro riconosciuta l’immunità funzionale. Il Parlamento ha già votato alla unanimità affinchè si adottino tutte le iniziative utili per la loro liberazione e per l’avvio dell’arbitrato internazionale”. Il governo, ha concluso l’azzurro, “passi dalle parole ai fatti”.
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, rispondendo a una domanda sulla possibilità di dialogo con il governo indiano, ha detto: “Ribadisco che abbiamo bisogno e speriamo ci possa essere un’interlocuzione" con il governo indiano per risolvere il caso dei due marò, "altrimenti siamo pronti a internazionalizzare la vicenda". Anche qui, troppo poco da parte di un membro dell’esecutivo.
Intanto a Venezia alcune scritte ingiuriose contro i due marò e contro la Polizia sono state tracciate su un chiosco ai piedi del ponte dell’Accademia. Ci mancava solo questo. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia-An, su Twitter commenta: "Gravissime le scritte contro i maro’ apparse a Venezia. Istituzioni raccolgano la denuncia di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e intervengano per accertare le responsabilità".
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