Una nuova udienza, una nuova decisione della Corte suprema indiana, un nuovo paragrafo che pero’ non cambia nulla nella storia infinita che da oltre due anni e mezzo, tra processi e scadenze, vede implicati i due maro’. La Corte Suprema ha autorizzato oggi il rinnovo per altri due anni delle garanzie bancarie legate alla liberta’ dietro cauzione – che invece e’ a tempo indeterminato – dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I due titoli di garanzia bancaria erano stati depositati in una banca di Kochi, in Kerala, il 2 giugno del 2012, del valore ciascuno di 10 milioni di rupie (all’epoca pari a 143 mila euro).
In quello stesso giorno Latorre e Girone – accusati di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio di quell’anno mentre erano impegnati in un’operazione antipirateria a bordo di una nave mercantile italiana – lasciarono il luogo di detenzione costituito in una scuola della citta’.
La decisione della Corte ha fatto seguito a una richiesta dei legali dei maro’, che ha permesso cosi’ il rinnovo delle garanzie scadute. Il 18 gennaio 2013 il massimo tribunale indiano sposto’ inoltre la competenza del caso dei due militari dal Kerala allo Stato federale, permettendo il loro trasferimento a New Delhi dove da allora vivono in una dependance dell’ambasciata italiana. Intanto il tribunale speciale che si occupa del caso ha rinviato nei giorni scorsi l’udienza al 14 ottobre perche’ il giudice era malato. Ma il tribunale, prima di procedere, deve pero’ aspettare dalla Corte Suprema un’altra decisione: quella sul ricorso presentato dalla difesa italiana che riguarda il contestato ruolo della polizia antiterrorismo, la giurisdizione italiana sul caso (l’Italia non riconosce quella indiana perche’ si tratta di due rappresentanti dello Stato impegnati all’estero), e la possibilita’ che Latorre e Girone possano tornare in Italia in attesa del processo. A sua volta, pero’, la Corte aspetta le controdeduzioni del governo di New Delhi che due mesi fa ha nominato procuratore generale l’ex avvocato dei maro’, Mukul Rohatgi.
Discussione su questo articolo