"Un canale aperto": cosi’ il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha sintetizzato oggi al Gr1 il senso della prima conversazione diretta avuta il 3 giugno con la nuova collega indiana Sushma Swaraj sul caso dei due maro’ detenuti in India. Il colloquio "e’ stato molto costruttivo", ha detto Mogherini, sottolineando che l’esecutivo di New Delhi si e’ appena insediato, ma che comunque e’ stato preso un impegno a risentirsi e vedersi. Mogherini ha confermato poi la svolta del governo italiano per una "internazionalizzazione della vicenda".
Il governo Renzi – ha ricordato ancora la titolare della Farnesina – ha "deciso di internazionalizzare la gestione di questa vicenda", che significa "uscire dalla logica puramente bilaterale" e "usare gli strumenti che il diritto internazionale offre" per risolvere i conflitti di giurisdizione. Mogherini ha del resto insistito che per l’Italia i due maro’ sono "coperti da immunita’ funzionale", poiche’ impegnati al momento dei fatti in una missione internazionale antipirateria. Considerazioni che sono state illustrate anche a Sushma Swaraj nel colloquio del 3 giugno, improntato – ha riferito il ministro italiano – a "un clima molto costruttivo".
Quanto alle possibili scadenze future, Mogherini ha ripetuto che si e’ aperta "una fase nuova", ma che non bisogna nascondersi che "questa fase e’ complessa e puo’ essere lunga". "Non esiste – ha avvertito – una bacchetta magica per risolvere questa situazione: quindi massimo impegno e massima condivisione, umana e delle decisioni, insieme a loro".
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