Due lettere riservate sulla vicenda dei maro’ italiani in India, ‘che smontano le finte verita’ circolate a fine marzo sul presunto complotto dietro le dimissioni del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e sulla compattezza del governo sulla questione dei due maro’ italiani in India’. Le pubblica in esclusiva ‘Panorama’, nel numero in edicola da giovedì. La prima lettera, del governo di Nuova Delhi – si legge nell’anticipazione di ‘panorama.it’ – garantisce che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non potranno essere condannati a morte. Il testo concordato con il ministero degli Esteri indiano dall’inviato del governo, Staffan De Mistura dice: ‘Secondo una giurisprudenza indiana ampiamente consolidata questo caso non ricadrebbe nella categorie di fattispecie che comportano la pena di morte, cioe’ i piu’ rari tra i casi rari. Di conseguenza, non si deve avere alcuna preoccupazione a questo riguardo’.
L’articolo di ‘Panorama’ rivela anche i retroscena del dibattito interno al governo prima della decisione di rispedire i maro’ in India: le posizioni contrastanti tra i ministri, il progetto di mandare Latorre e Girone ad Abu Dhabi e farli aspettare li’ in attesa della conclusione del negoziato, i motivi delle dimissioni del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che reclamava condizioni piu’ stringenti.
Il settimanale pubblica inoltre il testo della lettera con la quale il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, a nome anche dei direttori generali invito’ Terzi a dimettersi la mattina dell’informativa alla Camera, il 26 marzo, sottolineando come ‘l’odierno intervento in Parlamento costituisca l’ultima occasione utile per dissociare pubblicamente le responsabilita’ del ministro degli Esteri da quelle di coloro che, in questa vicenda, hanno voluto sacrificare la linearita’ e la coerenza dell’azione dell’Italia’.
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