I Nuclei Militari di Protezione (NMP), cioe’ i team di maro’ del Reggimento San Marco imbarcati sui mercantili italiani per contrastare la minaccia dei pirati, sono stati istituiti dal governo Berlusconi a fine 2011, dopo la definizione del quadro normativo e la successiva firma di un protocollo d’intesa tra la Difesa e Confitarma, l’associazione degli armatori, che si accollano i costi della scorta.
Si tratta di personale specializzato, che alla formazione propria delle unita’ del San Marco addestrate in modo specifico per svolgere compiti di sicurezza in mare, sommano quella di un corso ulteriore, mirato proprio agli NMP. La legge prevede anche l’impiego di guardie giurate, che finora non e’ ancora avvenuto, ‘individuate preferibilmente tra quelle che abbiano prestato servizio nelle Forze armate, anche come volontari’ e che abbiano superato determinati ‘corsi teorico-pratici’. I compiti degli NMP sono essenzialmente quelli di ‘vigilanza, osservazione e monitoraggio di ogni situazione potenzialmente pericolosa per l’incolumita’ del mercantile e delle persone a bordo’. Le regole d’ingaggio prevedono l’uso della forza ‘graduata e proporzionale all’offesa’. In concreto, quando viene avvistata un’imbarcazione sospetta, in primo luogo si cerca di attirarne l’attenzione in vari modi – via radio, con segnali visivi e sonori – per fargli cambiare rotta. Se cio’ non avviene, e si notano altre stranezze, come magari la presenza di armi a bordo, l’allerta si innalza ulteriormente e si ricorre ai cosiddetti ‘warning shots, cioe’ dei colpi di arma da fuoco in aria a scopo dissuasivo. Poi si spara in acqua, sempre a distanza di sicurezza. Gli spari diretti sull’imbarcazione sono solo l’extrema ratio.
Nel 2012 sono stati 15 i ‘Nuclei militari di protezione’ del Reggimento San Marco addestrati a compiti anti-pirateria. Almeno 10 di questi team – si legge nel Rapporto 2012 della Marina militare – hanno assicurato una presenza continuativa nelle aree infestate da pirati, soddisfacendo piu’ dell’80% delle richieste di scorta avanzate dagli armatori italiani. Finora, secondo dati aggiornati ad oggi, sono state oltre 150 le missioni di scorta effettuate dai fucilieri del reggimento San Marco, durante le quali sono stati sventati ‘numerosi tentativi di sequestro’ di mercantili.
Vasta l’area di operazione dei Nuclei militari di protezione: si tratta in particolare di tutto il bacino somalo (fino in pieno Oceano Indiano a 1.300 miglia nautiche dalle coste della Somalia) e del Golfo di Aden.
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