“Nessun uomo può venir meno alla propria parola d’onore, perché altrimenti sarebbe impossibile vivere in questo mondo”. (Mikhail Bulgakov)
“L’onore ha un senso persino fra i ladri, ma non ne ha nessuno nella politica”. (Dal film Lawrence d’Arabia)
“Dove regna l’onore la parola data sarà sempre sacra”. (Publilio Siro)
“Il modo migliore di mantenere la parola è di non darla mai”. (Napoleone Bonaparte)
MARIA ELENA BOSCHI… A PRESCINDERE!
Maria Elena Boschi sparirà dalla scena politica? Questa mia semplice riflessione/previsione non è legata soltanto alle rivelazioni di carattere giudiziario che riguardano la sua famiglia (suo padre e suo fratello), il suo ex fidanzato – e via col valzer. Non posso entrare nel merito dei fatti, non ne sono informato: però come voi, più di voi, leggo con attenzione ciò che scrivono Maurizio Belpietro, direttore de “La Verità”, una voce assolutamente non condizionabile dalle pastette dei palazzi di potere, e Giorgio Amadori, un autentico asso della cronaca e delle inchieste. Su Maria Elena Boschi ho qualcosa da dire: a prescindere, come diceva l’immenso Totò con sublime ironia.
QUELLA COLOSSALE BUGIA
La mia è una riflessione di opportunità politica, già espressa molte volte e oggi più che mai indispensabile perché attiene al rapporto di fiducia (in disfacimento) tra gli italiani e l’elite che li governa. Mi riferisco alla colossale bugia che la signora Boschi disse alla vigilia del referendum: in caso di sconfitta si sarebbe ritirata dalla politica. Non dimentichiamola mai.
DALLA CONVINZIONE DI VINCERE ALLA SCONFITTA
Era sicura di vincere, Maria Elena Boschi, e perciò, enfaticamente, si spinse a pronunciare la sua falsa, avventata promessa. Poi fu sconfitta e disinvoltamente venne meno alla sua parola. Che una volta, in altri tempi e con altri personaggi, era definita “la parola d’onore”.
NON ESISTE FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI
Un nostro grave problema (forse, alla radice, il più grave) è che mezza Italia, al minimo, ha perso ogni fiducia nella classe politica. E con la sua clamorosa bugia la Boschi, che ancora ricopre un ruolo istituzionale, ha inflitto un colpo micidiale alla sua credibilità e a quella di chi deve governarci. È giustificabile? Direi proprio di no. Perciò l’ex ministra e attuale sottosegretaria dovrebbe dimettersi. E spero che il suo protettore/sostenitore Matteo Renzi – pur bugiardo come lei: anche lui aveva promesso di uscire dalla politica, invece si limitò a lasciare il governo – non abbia l’impudenza e l’arroganza di ricandidarla.
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