Il preside dell’Istituto Comprensivo “Iqbal Masih” di Pioltello, in Provincia di Milano, ha chiuso la scuola perché il 40% degli alunni è di fede islamica ed è la fine del Ramadan. Il parroco di Bagno di Romagna e Verghereto, in Provincia di Forlì-Cesena, si è visto negare l’accesso all’Istituto Comprensivo locale e non ha potuto celebrare la benedizione pasquale. Tutto ciò è assurdo.
In nome della laicità dello Stato, si tolgono i crocifissi delle scuole e si impedisce ai preti di celebrare la benedizione in essi. Però, si accetta il Ramadan.
Il principio di laicità dello Stato deve valere solo per noi italiani di fede cristiana e non per gli altri? Tutto ciò non ha senso.
Come ha scritto Marco Zacchera, siamo di fronte a un razzismo al contrario. Questo razzismo non è la malattia dell’Occidente di oggi, è solo il sintomo di tale malattia, la quale è la cultura del senso di colpa che è stato inculcato nelle menti di noi Occidentali.
Secondo quella cultura, l’Occidente è la causa di tutti i mali perpetrati all’umanità nei secoli, come il colonialismo, l’imperialismo, lo schiavismo ecc. Ergo, secondo questo pensiero, noi occidentali dobbiamo “sentirci in colpa verso gli altri” per tutte queste cose. Però, la storia dice che anche gli altri praticavano il colonialismo, lo schiavismo e tutte le cose di cui siamo accusati noi occidentali. Basta pensare, per esempio, alla tratta araba degli schiavi o all’espansionismo ottomano.
L’idea della sopraffazione fa parte della natura umana, a prescindere dall’etnia. Non esiste un popolo più buono di altri. Anche nell’America precolombiana vi erano imperi che conquistavano e sottomettevano altri popoli. Questo senso di colpa è la vera malattia dell’Occidente ed è un’idea di cupio dissolvi che si è radicata nell’Occidente stesso. Questa è la triste realtà e gli effetti di ciò si vedono.