Promosso dal Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema-paese della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, si è svolto oggi l’incontro con una delegazione del Consiglio dei romeni all’estero.
È stata un’occasione per avere un approfondito scambio di vedute sui temi della rappresentanza delle comunità emigrate, sulla crisi dei corpi intermedi e sul ruolo svolto dai consigli istituiti dall’Italia e dalla Romania, rispettivamente il Cgie e il Consiglio dei romeni all’estero. Oltre ai deputati Fabio Porta (presidente del Comitato), Fedi, Farina e Tacconi sono intervenuti nel corso della riunione il Presidente del Consiglio dei romeni all’estero, Marius Livanu, e l’Ambasciatore di Romania in Italia, George Bologan.
I deputati democratici hanno illustrato il ruolo del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e le principali esperienze maturate dalla sua istituzione ad oggi. Un ruolo che, a distanza di anni, richiede di essere aggiornato anche alla luce delle trasformazioni delle nostre comunità nel mondo, dei nuovi flussi migratori italiani e della crisi degli organismi intermedi e dei modelli di rappresentanza dei cittadini, tema centrale nel dibattito politico italiano e non solo. In questo contesto, i deputati italiani hanno fornito agli ospiti romeni un resoconto della proposta di autoriforma e di riorganizzazione dell’organismo di rappresentanza, su cui è attualmente impegnato il CGIE. Una proposta che, mettendo al centro le questioni dell’efficienza, della incisività, del rapporto con le istituzioni e con i parlamentari eletti all’estero, vuole offrire una modernizzazione delle funzioni e delle competenze del Consiglio rafforzandone ruolo e autorevolezza.
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