La tragedia di Marcinelle rappresenta la pagina più dolorosa della storia dell’emigrazione italiana. A 68 anni di distanza da quel dramma, che costò la vita a 262 minatori, 136 italiani, quel sacrificio non può e non deve essere dimenticato”. Lo afferma il Presidente onorario della associazione italiani in Europa, prof. Giuseppe Arnone, in occasione dell’anniversario dell’incidente avvenuto l’8 agosto 1956 nell’impianto minerario belga del Bois du Cazier.
“Ricorderemo con apposita cerimonia, il sacrificio dei lavoratori, come ogni anno nel cimitero di Favara portando dei fiori sul monumento che ricorda i caduti nelle miniere della nostra città”.
“Il mio pensiero – continua Arnone – va ai familiari e ai discendenti di quei lavoratori vittime del lavoro. Dal 2001 – aggiunge il Presidente – l’8 agosto è la ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’, un’occasione per tributare un doveroso omaggio ai tanti nostri connazionali che, emigrati alla ricerca di un futuro più sereno per le proprie famiglie, sono stati sfruttati e discriminati, arrivando a pagare con la vita condizioni di lavoro disumane.
Episodi che, a distanza di tanti anni, devono ancora farci riflettere.
I minatori di Marcinelle sono il simbolo di un gruppo unito e affiatato nell’affrontare le sfide quotidiane nel Belgio degli anni Cinquanta, sempre pronti ad aiutarsi gli uni con gli altri per superare i momenti difficili prescindendo dalle diverse nazionalità. Un esempio – conclude Arnone- che non dobbiamo mai dimenticare”.