Sergio Marchionne, ad di Fiat Chrysler, non ha dubbi: “Ora è il momento di sostenere il nostro primo ministro”, dice parlando in inglese ai giornalisti stranieri che gli chiedono del referendum costituzionale. Marchionne sottolinea di essere particolarmente preoccupato per la “percezione” sul Paese, e sulla sua capacità di cambiare, che l’esito del referendum può determinare all’estero. “L’Italia potrebbe non essere nella posizione piu’ elegante per affrontare questo shock”, sottolinea.
Matteo Renzi, da parte sua, in un post sulla sua pagina Facebook ringrazia chi, come Marchionne, ha saputo “mettere al centro il lavoro e l’Italia”.
“Giornata di apprensione – scrive il presidente del Consiglio – per le notizie che arrivano dal Piemonte. Domani saro’ personalmente a Torino nella sede della Protezione Civile Regionale col presidente Chiamparino. Oggi intanto ho visitato lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino. Sono 4.300 i lavoratori che hanno ripreso a produrre e altri 1.800 saranno assunti nei prossimi 18 mesi. E’ facile lamentarsi, dire che va tutto male, criticare soltanto. Ma la vicenda Fiat Chrysler dimostra ogni giorno di piu’ che i vincitori sono quelli che non si sono arresi alle critiche e ai veti. Quelli che hanno messo al centro il lavoro e l’Italia, non l’ideologia. E questo vale per tutti, da Marchionne a quei sindacalisti che ci hanno creduto. Cassino ci dimostra una volta di piu’ che l’Italia va avanti quando vincono quelli che provano a cambiare, non quelli che vogliono solo bloccare”.
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