Luigi Marattin, deputato del PD, è intervenuto su Radio Cusano Campus. In aula per il dl crescita solo 30 deputati del PD presenti. “Vorrei chiarire – afferma Marattin – che anche fossimo stati tutti non sarebbe cambiato nulla perché il decreto sarebbe comunque passato. In ogni caso, il punto è che siccome era venerdì sera i deputati della maggioranza di governo premevano per andare a casa. Mi dicevano: non fare la dichiarazione di voto, è tardi. Io l’ho fatta lo stesso, altri gruppi d’opposizione hanno desistito e dai banchi della maggioranza applaudivano. Gli italiani lavorano il sabato e la domenica prendendo molti meno soldi di noi. Di questa cosa non solo non ne ha parlato nessuno, ma sono venuti a rompere le scatole a noi. Il PD è diventato il capro espiatorio di tutto quello che non va in questo Paese. C’è sempre bisogno di un nemico e di un capro espiatorio. Il Paese è sfibrato, è da 20 anni che non cresce, è stanco e arrabbiato, quindi bisogna dare la colpa a qualcuno. Tant’è vero che hanno vinto le elezioni quelli che hanno dato la colpa all’Europa, alla Bce e al PD. Se l’Italia è messa così noi italiani dobbiamo guardarci allo specchio per trovare il colpevole, non si può dare la colpa ai mercati e a Bruxelles. Abbiamo al governo persone in Parlamento che non distinguono un bilancio pubblico da un forno a microonde. Il reddito di cittadinanza è stato un flop, il sussidio medio è di 250 euro, i centri per l’impiego sono ancora in alto mare per non parlare dei navigator”.
Sulla flat tax. “Hanno trovato i soldi? Forse Salvini li ha trovati in mezzo alla sabbia a Milano Marittima. Voglio vedere quando uscirà il disegno di legge. Continuano a parlarne per distogliere l’attenzione dal fatto che nel 2018 la pressione è aumentata”.
Sulla trattativa con l’UE. “I numeri della procedura d’infrazione sono abbastanza chiari, la decisione è politica del Consiglio Europeo. La domanda è: qual è il governo che sta negoziando con l’UE? Quello di Tria o quello di Di Maio e Salvini, con Borghi e i minibot?”.