“De Magistris non è un uomo di pace, ma di parte”. Così Mara Carfagna, deputata e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia, nel suo intervento in aula sulla delibera 618 (modifica dello statuto, Napoli città di pace). “Il sindaco, che non è presente in Consiglio e segue la seduta in streaming, come fosse Il Grande Fratello, è in palese malafede – dice la parlamentare – e intende utilizzare questa iniziativa strumentalmente, un po’ per coprire le inefficienze della sua amministrazione e un po’ per solleticare la pancia di quella parte minoritaria, sempre più minoritaria per fortuna, della militanza politica a quanto pare determinante per i destini dell’amministrazione comunale. Questa delibera serve solo ad alimentare il mito del sindaco un po’ rivoluzionario e un po’ pacifista, ma poi sappiamo che la sua è una rivoluzione finta e il suo un pacifismo ipocrita”.
“Non affidiamo – chiarisce Carfagna, annunciando il voto contrario di Forza Italia – un mezzo così delicato nelle mani di de Magistris, che utilizzerebbe uno strumento nobile per una causa poco nobile. Se questa delibera servisse davvero a riconoscere la vocazione e il ruolo di Napoli come agente di pace, nonostante il suo sindaco, noi saremmo in prima linea; se servisse a dare a Napoli un ruolo di mediazione nei processi di costruzione della pace nell’area del Mediterraneo saremmo pronti a dare anche il nostro contributo. E invece noi conosciamo bene le caratteristiche del sindaco, il suo essere fazioso, settario, di parte, obbediente a un’ideologia antistorica, obsoleta, trita e ritrita. De Magistris non è credibile, non è un uomo di pace ma di parte, se si è uomo di pace non si è contro qualcosa o contro qualcuno. Lo dimostrano le cose dette e fatte in questi anni: le manifestazioni sostenute e ospitate nelle sale del Comune in questi anni, iniziative assunte da questa giunta e dalla sua maggioranza. E non si puo essere un uomo di pace e considerare alcuni terroristi come martiri per la libertà. In questi anni ho avuto l’onore di ascoltare la testimonianza di donne e uomini realmente impegnati in processi di pace e non ho mai riscontrato in loro traccia di odio, pregiudizi, preconcetti e risentimenti. E invece questa città è amministrata da un personaggio che utilizza la pace come un drappo da sventolare di fronte alle opposte tifoserie” conclude Carfagna.
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