Luciano Vecchi, da poco nuovo responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico, interviene nel dibattito che ruota intorno alla manovra economica: “Gli oltre 5 milioni di italiani residenti all’estero sono una risorsa per il nostro Paese che va valorizzata e richiedono politiche certe, coraggiose e di lungo respiro”.
L’esponente del Pd spiega: “In una situazione economica difficile, la Legge di Bilancio sottoposta dal Governo alle Camere, non solo ha sventato l’aumento dell’Iva, per un importo di ben 23 miliardi, ma è stata fondata su un impianto positivo, centrato sulla promozione di investimenti di qualità, sullo sviluppo sociale ed ecologicamente sostenibile, sulla riduzione del carico fiscale sul lavoro, sull’equità sociale e territoriale”.
“Per questo appare indispensabile che, nel confronto parlamentare, si valorizzino e, laddove necessario, si correggano alcuni aspetti del disegno di Legge di Bilancio che toccano direttamente i nostri connazionali e le nostre Comunità nel mondo”.
“Mi pare che nell’immediato occorra garantire il mantenimento dell’esenzione da TASI e IMU per la prima casa dei pensionati residenti all’estero, il contenimento degli oneri consolari per il rilascio di documenti e le richieste di cittadinanza, il pieno rifinanziamento – anche per gli anni successivi al 2020 – del Fondo per la diffusione della lingua e della cultura italiana, il sostegno alla rete consolare e delle rappresentanze, avviando anche un rapido processo di riforma di COMITES e CGIE che devono essere messi in grado di svolgere in pieno la loro importante funzione”.
“È tempo che il nostro Paese si doti di una strategia complessiva verso gli italiani nel mondo, come anche messo in evidenza, da ultimo, dal recente Rapporto della Fondazione Migrantes, e come richiesto con forza dalle nostre Comunità all’estero”, conclude Vecchi.