Serve davvero la responsabilità di tutti. La manovra economica deve mirare a questo. Questo testo, già approvato in Consiglio dei Ministri, deve ora passare in Parlamento, ove può essere emendato. Ora, però, qui sorgono i problemi. Infatti, vi è un vero e proprio "assalto alla diligenza" sia da parte dei partiti della maggioranza, sia di quelli di opposizione, ma anche da parte di altri enti, come gli enti locali. Io penso che qui serva il senso della responsabilità di tutti. E’ certo che questa legge possa essere modificata e che, anzi, sarebbe bene modificarla. Tuttavia, ritengo che tutti debbano mostrare il senso di responsabilità e che ogni portatore di interesse debba fare la propria parte.
Prendiamo, ad esempio, i Comuni. Molti di essi protestano e piangono miseria. Però, anch’essi devono fare la loro parte. Dovrebbero cercare le soluzioni economicamente vantaggiose per loro
stessi e fare meno sprechi. (…) Purtroppo, negli anni si creò un sistema "cristallizzato" su certe situazioni di privilegio che oggi non sono più sostenibili. Questo sistema va cambiato.
Trovo condivisibile la posizione presa dall’onorevole Giuliano Cazzola (Popolo della Libertà) che ha proposto di abolire gli sgravi fiscali in favore delle cooperative. Questa è una situazione di privilegio non più sostenibile. Bisogna riformare il sistema, incominciando con il federalismo. Ogni regione deve avere il diritto di tenere più soldi per sè, se li produce, e nel contempo deve avere maggiori responsabilità nel gestirli, perché il federalismo contempla anche l’abolizione dell’assistenzialismo.
Dovrà costare meno anche la politica a livello nazionale. Servirà una riduzione del numero dei parlamentari e di tutti quegli organi di sottogoverno. Serviranno anche molte privatizzazioni.
Bisogna avere il coraggio di toccare il sistema e tutte le sue storture attuali. Se non si fa questo, l’Italia affonderà.
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