Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del documentario ‘Firenze secondo me’, presentato quest’oggi a Firenze, a proposito di Pd ha commentato: “Il congresso del Pd non puo’ essere il gioco per il quale se io sono candidato si dice ‘Hai visto, vuole decidere tutto lui’, se io non sono candidato ‘non gliene frega niente’. Se io faccio la corrente ‘vuole controllare’. E basta. Diamoci tregua”.
“Ci sono dei candidati, che vinca il migliore – ha proseguito il senatore Pd -, io rispettero’ l’esito delle primarie del Partito democratico, ma quello che devo fare in questa fase e’ far sentire forte e chiara la voce dell’opposizione, raccontare perche’ non andiamo d’accordo col governo, quando andiamo d’accordo dirlo. Oggi ho presentato degli emendamenti. E non entrare piu’ nelle polemiche interne, non piu’. Ho scelto di non fare una corrente proprio per questo motivo. Sto fuori dal dibattito interno del Pd, sarei in contraddizione se ci rientrassi subito”.
A proposito del governo gialloverde: “E’ molto triste che chi detiene le leve della comunicazione utilizzi questi sotterfugi di bassa lega”, ovvero passare dal parlare del 2,4% di deficit al 2,04% “per cercare di fregare i cittadini, come e’ accaduto ad esempio nelle chat interne del Movimento cinque Stelle che valorizzavano Conte dicendo: ‘Avete visto? Non ha ceduto, e’ comunque 2,4%’, anche se in realta’ e’ 2,04”.
“Spero che i due vicepremier”, Luigi Di Maio e Matteo Salvini “cerchino di non far fare figuracce al nostro Paese, perche’ abbiamo un Paese nel quale per mesi ci hanno detto: ‘Sulla manovra non torneremo indietro, andremo dritti, teniamo il braccio di ferro fino all’ultimo giorno’, e poi si scopre che hanno seguito le direttive dell’Europa. Dico: ‘Bene cosi”. Era giusto”, ha spiegato l’ex premier, secondo il quale “l’errore non e’ evitare la guerra oggi, l’errore e’ essersi affacciati da quel balconcino e dire ‘noi abbiamo salvato il Paese’. Buon senso, che studino, che lavorino, che facciano bene dell’Italia perche’ prima di essere 5 Stelle, Pd o della Lega siamo tutti italiani e vogliamo il bene del nostro Paese”.