La democrazia ha i suoi costi, sostiene con forza Roberto Formigoni: non si puo’ quindi pensare di ridurre in maniera eccessiva i fondi a disposizione degli enti locali, ragiona il governatore della Lombardia. Forse. Ma forse scambia i costi della democrazia con quelli della politica. Con il suo stipendio, con quello degli assessori regionali e dei consiglieri. Che barba questi del PdL che si lamentano e basta! Che palle i frondisti stile Stracquadanio e compagnia, contro la visione del governo per cio’ che riguarda la manovra economica! Hanno tutti paura di perdere soldi, e di perdere consensi, altro che balle.
Noi crediamo invece che, per esempio, la misura che parla di doppio contributo di solidarieta’ per i parlamentari sia sacrosanta; così come sacrosanto e’ il fatto che al parlamentare che ha un reddito uguale o maggiore del suo stipendio, venga dimezzata l’indennita’. La politica deve smettere una volta per tutte di pensare solo a se stessa e alle proprie tasche. E’ uno schifo. Grande il rischio di demagogia quando si parla di queste cose, e’ vero. Ma e’ anche vero che, obiettivamente, non c’e’ storia: in Italia la politica costa troppo, e i cittadini sono stanchi di prese per i fondelli. Non si parli di riduzione dei servizi, ma piuttosto di riduzione degli sprechi: e molti politici sono proprio uno spreco per la democrazia.
Chiudiamo sui malpancisti pidiellini: la smettano di volere visibilita’ ad ogni costo, la smettano di dire idiozie una dopo l’altra solo per conquistare un titolo di giornale. Angelino Alfano nel suo primo intervento in qualita’ di segretario PdL, all’auditorium Conciliazione a Roma, lo ha detto chiaro: il Pdl non e’ una caserma, certo, ma nemmeno un luna park nel quale ognuno puo’ tirare al bersaglio solo per portare a casa la scimmietta. Mettano da parte invidie e velleità personali, costoro, e pensino – se ci riescono – alle loro comuni responsabilità nell’alimentare la sfiducia e il disorientamento degli elettori.
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