“La priorità per il governo è sempre la stessa: fare cassa in vista delle coperture per la manovra. Ma per ora le risorse scarseggiano e i mezzi per raggranellare qualche spicciolo sono sempre gli stessi.
Tra le categorie usate come bancomat stavolta ci sono anche i pensionati che vivono all’estero. Per convincersene basta leggere l’articolo 27 della legge di Bilancio che sarà approvata entro Natale”.
“Poche righe – scrive Il Fatto Quotidiano-, ma inequivocabili: a partire dal prossimo anno, il governo prevede di intervenire sull’indicizzazione delle pensioni dei residenti all’estero, limitando così l’aumento annuale per adeguarle all’inflazione.
In pratica non si consentirà la rivalutazione automatica (parziale peraltro) dei trattamenti pensionistici che serve a farle aumentare per compensare il crescente costo della vita: a salvarsi saranno solo i trattamenti pensionistici pari a fino a una volta il minimo Inps.
Per capirci, su un totale di 353.514 pensioni pagate ai residenti all’estero, quelle che potranno essere colpite sono 60.764″.