Alessia Morani, deputata del PD, parlando a Radio Cusano Campus sul def e la manovra ha detto: “E’ una manovra che premia gli evasori fiscali e bastona le persone per bene. Siamo molto preoccupati, perché riteniamo che possa portare questo Paese a sbattere. Siccome negli ultimi 7 anni gli italiani hanno fatto una marea di sacrifici per riuscire a venir fuori dalla crisi, credo che ci vorrebbe da parte di questo governo un po’ di senso di responsabilità e della misura. Mi pare di capire che in questa gara tra Salvini e Di Maio a chi la spara più grossa e a chi mette nella manovra la promessa elettorale più popolare, il problema è che alla fine questa roba produrrà solo debito e a pagare non saranno i ricchi, ma saranno gli italiani che lavorano e i pensionati, gli stessi che hanno pagato la crisi in questi anni”.
Sul reddito di cittadinanza. “Mi sembrano molto confusi. Non trovo la differenza tra il reddito di cittadinanza spiegato da Di Maio e la social card di Tremonti. Dopodichè mi pare abbastanza improbabile il fatto che con 10 miliardi, che alla fine sono 8 anzi alla fine sono 5 perché ci mettono dentro anche i 3 stanziati dal governo Gentiloni per il Rei, possano riuscire a mantenere la promessa di dare 780 euro a una persona che non ha lavoro. La matematica non è un’opinione: con 10 miliardi e 6 milioni di poveri, sono 138 euro al mese. Mi pare una grande presa in giro. Qualche giorno fa hanno dichiarato di abolire la povertà, mi pare invece che abbiano abolito la matematica”.
Pd tifa per lo spread? “Assolutamente no. Abbiamo passato anni a fare riforme anche impopolari per far ripartire questo Paese. Noi facciamo il tifo per l’Italia. Sono loro che fanno il tifo per lo spread perché ad ogni dichiarazione che fanno lo spread sale. Siamo sempre attorno a quota 300, il che significa che quest’anno pagheremo 1 miliardo di interessi in più per il nostro debito e l’anno prossimo, se lo spread non calerà, saranno 5-6 miliardi in più”.
Sul decreto Salvini. “Ci sono zero risorse per aumentare gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Quando sentite Salvini riempirsi la bocca e dire che con la legge di bilancio assumerà 10mila forze dell’ordine, vorrei che ricordasse che di quelle 10mila, 7400 sono state finanziate dal governo Gentiloni. L’obiettivo di Salvini è di sparare un po’ di colpi su quello che è il suo core-business: sicurezza e immigrazione. Sulla sicurezza non fa niente, sull’immigrazione fa solo danni perché il decreto prevede la cosiddetta abolizione della protezione umanitaria. Questo significa che 39mila persone che oggi seguono un percorso di accoglienza e integrazione, da domani allargheranno le file dei clandestini e creeranno problemi alle nostre città e ai sindaci. Poi vengono smantellati gli Sprar, la cui gestione affidata ai comuni era garanzia per i cittadini per evitare grandi concentrazioni di migranti. Adesso invece ci sarà un sistema che prevede migliaia di migranti stipati in centri di accoglienza che però ad oggi ancora non esistono. Salvini dice che chi spaccia e stupra verrà espulso, benissimo, principio che anche io sposo. Il tema però è un altro perché non ci sono gli accordi con i Paesi di provenienza per i rimpatri. Per cui anche qui si tratta di molta propaganda e poca efficacia reale”.
Sulla legittima difesa. “L’idea di Salvini è dire ai cittadini: armatevi e fate da voi perché lo Stato non è capace a proteggervi. Oggi già esiste una legge sulla legittima difesa che è efficace. Quello che vuole fare il governo è dire questo: se io sono in casa e sparo a una persona e la persona muore, la magistratura non può intervenire per dire quali sono le cause della morte di quella persona. Se passerà la legge di Salvini, se ci sarà un morto dentro le mura domestiche, il magistrato non avrà più la facoltà di stabilire cosa è successo. Questo potrebbe essere un modo per far aumentare i femminicidi. Se alla legge sulla legittima difesa ci aggiungiamo che è stata recepita una direttiva sulle armi che allarga la possibilità di avere armi, io credo che questo debba destare molta preoccupazione perché invece che aumentare la presenza delle forze dell’ordine si aumentano le armi in circolazione”.