Dei 30 miliardi di cui è composta la manovra economica del governo Monti, il 60% deriverà da nuove tasse. Per riapplicare l’ICI, aumentare l’IVA e le accise sulla benzina, era capace anche uno studente al primo anno di ragioneria. Ancor peggio: aumentare le imposte a ventaglio non aiuterà certo a rilanciare l’economia, nè a creare posti di lavoro, nè a diminuire il debito pubblico, ma frenerà i consumi, logicamente e razionalmente.
La pressione fiscale è al record, forse storico, con il 44,5%; l’IRPEF regionale per finanziare la Sanità sarà più alta già dal prossimo mese e i primi a pagare saranno i lavoratori dipendenti; è questa l’equità della politica di Mario Monti? Il ritocco di due punti alle tasse delle fasce di reddito alte, oltre i 75 mila euro annui, come inizialmente previsto, non è stato applicato. Anzichè bastonare i soliti noti, io avrei ad esempio equiparato chi vive di prostituzione ai comuni contribuenti; perchè mai decine di migliaia di prostitute sono esentasse alla faccia di tutti noi? E perchè non impegnare i sessantamila nostri detenuti nel mondo del lavoro? Sarebbero miliardi di euro di introiti per lo Stato e meno sacrifici per chi li ha sempre fatti.
Questo e molto altro io pubblicai in un mio libro oltre due anni fa. Sono assolutamente certo, e lo dimostrai in quel saggio, che il nostro Paese abbia abbastanza denaro per tutti noi, basta andarlo a prendere e utilizzarlo con intelligenza davvero equa. Insomma, credo che scomodare tutti quei professoroni non sia poi servito a un granchè.
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