"Poichè sento affermare da qualche giornalista in crisi di visibilità che i parlamentari hanno abdicato alla loro funzione, lasciando in mano ai tecnici la gestione delle difficoltà del Paese, ritengo mio dovere difendere la verità dei fatti e il ruolo che ha avuto la politica nella scelta di affidare a un governo di professori la responsabilità specificatamente economica dei provvedimenti più controversi". Sono le dichiarazioni di Fausto Mandarano, Viceresidente del Movimento delle Libertà, che aggiunge: "Il momento particolarmente problematico che sta vivendo la Comunità Europea, e con essa la moneta unica, aveva esasperato i toni nelle relazioni sia internazionali che interne all’Italia, e proprio per evitare danni al nostro Paese, cui qualche Capo di Stato troppo nazionalista guardava come possibile capro espiatorio, ha convinto il premier Berlusconi al passo indietro che serviva per raffreddare gli animi. E questo, a quanto ci risulta, è quello che è avvenuto. La politica perciò ha dimostrato già in quella circostanza senso dello Stato e capacità di discernimento, oltre gli interessi partitici".
"Ancor più evidente è oggi la bontà di quella scelta – continua Mandarano -, che, al netto delle posizioni demagogiche di qualche leader, ha restituito al Paese il ruolo che le spetta, con una manovra pesante ma necessaria a ritrovare la fiducia dei mercati. E anche nelle correzioni che sono state saggiamente considerate, per renderla meno gravosa, la politica ha svolto un compito prezioso e certamente apprezzato anche dallo stesso Monti, soprattutto con il segretario del Pdl Alfano, sempre propositivo e mediatore, a garantire la rispondenza delle misure all’equità possibile, in una collaborazione ampia e rispettosa dei ruoli, perchè se i professori sanno fare i conti, i veri politici sanno fare la differenza".
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