La manovra economica di Mario Monti, che pure è stata approvata dal Parlamento, comincia a non piacere nemmeno a quei partiti che hanno dato il loro ok al provvedimento varato dal governo guidato dal professore bocconiano. Il Popolo della Libertà, partito di maggioranza relativa in Parlamento, già nei giorni scorsi si è fatto sentire proprio attraverso il suo leader, Silvio Berlusconi, il quale ha parlato di una manovra economica che ha devastato il ceto medio.
Oggi, fra gli altri, nel dibattito interviene Daniele Capezzone, portavoce del PdL, che spiega: “La situazione di alcuni milioni di famiglie e di molte centinaia di migliaia di piccole e piccolissime imprese e’ ormai delicatissima e i recenti inasprimenti fiscali decisi dall’esecutivo Monti rischiano di innescare una spirale negativa dalle conseguenze tuttora incalcolabili”. Per Capezzone “la politica italiana ha il dovere di rimettere in agenda la questione fiscale: il livello delle tasse in Italia e’ ormai inaccettabilmente elevato".
Già, nel nostro Paese la pressione fiscale è fortissima. Mentre si guarda all’alta finanza, non si guarda a quell’economia reale che soffre, e – come sottolinea il portavoce PdL – “alla situazione del ceto medio italiano, ormai vittima di una tenaglia fiscale devastante”.
Sono tutti d’accordo, destra e sinistra, nel dire che il 2012 sarà un anno difficilissimo: a quanto pare il peggio deve ancora arrivare.
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