Il ministero dell’Economia smentisce: non ci sara’ una manovra aggiuntiva per pareggiare i conti. I 54 miliardi previsti sono sufficienti anche per l’avanzo primario. La manovra aggiuntiva consisterebbe, in sostanza, in una patrimoniale. Si nega come si e’ negata per mesi la crisi italiana, salvo arrivare ad una manovra messa giu’ in fretta e furia in 4 giorni. L’aveva gia’ proposta l’ex banchiere Alessandro Profumo, per un importo di 400 miliardi; dove li prendeva non si sa, ma la proposta e’ stata fatta e pubblicata sul Corriere della Sera, il che e’ tutto dire. Sulla patrimoniale sono d’accordo la Cgil, che indica introiti per 15 miliardi e Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, che si ferma a 5 miliardi di euro. Anche la Confindustria e’ d’accordo.
Dunque questo governo mettera’ le mani in tasca agli italiani (cosa peraltro gia’ fatta)? Il presidente Berlusconi piangera’ ancora, gli sanguinera’ il cuore, come ha gia’ detto, ma alla fine la stangata arrivera’.
Gli italiani pensano che sara’ una tassa sui ricchi e che il prelievo riguardera’ il vicino di casa che ha un tenore di vita piu’ alto del suo. Si illudono. Basta ricordare il prelievo notturno del 9 e 10 luglio del 1992 sui conti correnti operata dal governo Amato.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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