La Camera dei Deputati, con 495 voti a favore, 88 contrari e quattro astenuti, dice sì alla manovra economica del governo Monti. Questa sera, alle ore 19, il premier interverrà nell’Aula di Montecitorio per alcune comunicazioni, così come ha richiesto il Carroccio, che ha manifestato ancora una volta la propria contrarietà al provvedimento.
ASSENTI E ASTENUTI Al voto di fiducia non hanno partecipato 26 assenti nel PdL. Tra questi, Guido Crosetto, Antonio Martino, Pietro Lunardi, Paolo Romani e Giulio Tremonti. L’ex ministro dell’Economia, tuttavia, è in questi giorni impossibilitato a partecipare ai lavori parlamentari per via di un infortunio al tallone.
Astenuti, sempre nel PdL, Bergamini, Castiello, Marini e Moles.
Nel gruppo del Pd gli assenti erano tre, sempre tre in Fli e due nell’Udc.
MAGGIORANZA MONTI PERDE PEZZI Ridotta la maggioranza che sostiene il governo del professore bocconiano, rispetto al primo voto di fiducia al governo il 18 novembre scorso: da 556 a 495 consensi. Certamente ha pesato il no dell’Italia dei Valori, che non ha votato la manovra. La Lega ha votato in maniera compatta, con 59 no.
GIRO (PDL): E’ GIA’ NOSTALGIA BERLUSCONI Secondo Francesco Giro, deputato PdL ed ex sottosegretario ai Beni Culturali, “questo voto dimostra che c’e’ già nostalgia di Silvio Berlusconi. Andare solo dopo un mese sotto quota 500 e’ un segnale sul quale riflettere”.
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