Le norme antievasione predisposte dal governo nella manovra bis sono secondo Confindustria semplicemente "approssimative". In un comunicato di viale dell\’Astronomia, si legge: "Siamo sconcertati per le misure di contrasto all’evasione fiscale previste nell’emendamento presentato dal Governo. Confindustria ha da tempo condiviso l’obiettivo di una seria ed efficace lotta all’evasione fiscale e contributiva. Le misure presentate ieri risentono però della fretta e dell’approssimazione con cui è stato predisposto l’emendamento, non sono coerenti anche sul piano tecnico e dovranno necessariamente essere riviste". E così la voce di Confindustria si unisce in qualche modo a quella delle altre parti sociali che ancora una volta si dicono per nulla soddisfatte da questa manovra.
Le misure che ha previsto il governo contro l\’evasione fiscale "sono poco efficaci rispetto all’obiettivo di una seria lotta all’evasione e rischiano di penalizzare le imprese corrette nel rapporto con il fisco". "Siamo stupiti che il Governo non abbia preso in considerazione misure più efficaci di contrasto all’evasione come la nostra proposta di abbassare la soglia per l’uso del contante a 500 euro".
Per quanto riguarda le misure in materia di reati tributari, "in particolare quelle previste per l’infedele dichiarazione, per sanzionare penalmente tale condotta, l’illecito va rapportato all’effettiva entità dell’evasione e al dolo specifico, altrimenti si rischia solo di ingolfare ancor di più una giustizia già lenta e appesantita, generando crescente incertezza per tutte le imprese".
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