Pier Luigi Bersani, durante il suo intervento nell’Aula della Camera dei Deputati, sottolinea: "Voglio dire a qualche commentatore frettoloso che sosterremo il governo Monti, oggi e domani, senza alcun limite temporale che non sia la fine naturale della legislatura". E rivolgendosi ai deputati del Carroccioi: "Cari leghisti, non c’e’ nessuna vostra esibizione, nessuna vostra critica che possa far dimenticare che ve la state prendendo violentemente con chi e’ qui da 8 giorni. Ma voi avete guidato la macchina da 8 anni. E l’avete parcheggiata ampiamente nei guai. O volete farci credere che venite dalla Padania di Marte?". Dopo queste parole pronunciate dal leader del Pd, dai banchi della Lega si alza un coro ironico: tutti insieme i lumbard fanno il verso al Bersani di Crozza.
"Continuiamo a pensare che uno sforzo in piu’ sulla tracciabilita’ andra’ fatto – continua Bersani – e che un’operazione vera e propria sui patrimoni immobiliari ci avrebbe consentito un’esenzione in piu’ sull’Imu".
LIBERALIZZAZIONI: BISOGNA CHIAMARE GARIBALDI PER FARLE? "Possibile che quando si parla di liberalizzazioni si parla solo di mercato del lavoro o degli artigiani e del piccolo commercio?". Bersani ricorda a Fabrizio Cicchitto un fatto storico che chiama in causa le resistenze sulle liberalizzazioni nel settore dei farmaci. "Nel 1888 il governo Crispi disse a quest’aula che il privilegio del farmacista viene conferito dal diploma. E’ il diploma che conferisce il monopolio dell’esercizio". Quindi Bersani si chiede: "Dobbiamo ricorrere a un reduce garibaldino per cambiare tutto questo?".
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