Abolire le province piccole? Macche’, occorre abolire quelle grandi trasformandole in Aree metropolitane, cosi’ come prevede una legge approvata nel lontano 1990. Con questa legge se ne istituivano ben 15, cioe’ Milano, Torino, Genova, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Trieste, Messina, Catania, Palermo e Cagliari. Di un sol colpo non solo si potevano abolire 15 province, quelle piu’ grandi, ma anche una serie di Comuni. Per esempio, l’Area milanese ingloberebbe Milano, Bergamo, Monza e Varese, quella fiorentina assorbirebbe Firenze, Prato e Pistoia, quella napoletana comprenderebbe Napoli, Salerno e Caserta. Una vera e propria rivoluzione di assetti istituzionali e amministrativi che razionalizzerebbero le spese e renderebbero piu’ efficaci servizi ai cittadini. Purtroppo, questo e’ il Paese delle sommosse e non delle rivoluzioni. Ci si accontenta di paventare l’abolizione di qualche provincia, salvo la propria. Fumo negli occhi. Ancora una volta!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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