Silvana Mangione, vice segretario del CGIE, intervenuta all’assemblea plenaria che oggi ha fatto tappa a Matera, ha affrontato il tema “Le donne in emigrazione e le loro difficoltà”.
“Le donne sono creative e inarrestabili”, ha esordito Mangione, “negli anni sono state loro ad occuparsi della famiglia gestendo l’economia domestica. Oggi le donne che emigrano desiderano crescere e migliorare il loro futuro”.
“Un tempo – ha continuato – si parlava di vedove bianche, oggi non è così. Sono ricercatrici. Studiose. Oggi, inoltre, il numero delle donne che emigra sta diventando più grande di quello degli uomini. Ma è necessario che ci sia una circolarità. I ricercatori italiani all’estero, ricordiamolo, hanno ricevuto un’ottima preparazione in Italia”.
“Dobbiamo lavorare tutti insieme e lavorare sul ricordo. Non dobbiamo dimenticare la storia dell’emigrazione. E’ necessaria per comprendere fenomeni quotidiani”.
Ricordando l’evento di sabato a Roma incentrato proprio su donne ed emigrazione, Mangione ha osservato: “Si è costruita una giornata ‘fatta di storie’. Oggi queste storie sono diventate un racconto unico: ed era uno dei nostri obiettivi, tracciare un racconto e il racconto c’è stato. Tra gli obiettivi anche quello di organizzare la conferenza delle donne italiane nel mondo. Vorrei che ad organizzare una pre-conferenza fosse proprio la Basilicata, che esprime la capitale europea della cultura nel 2019″.