Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
Il rischio, ora, è che per essere allegri si diventi obesi.
Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
Il rischio, ora, è che per essere allegri si diventi obesi.
Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
Il rischio, ora, è che per essere allegri si diventi obesi.
Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
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Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
Il rischio, ora, è che per essere allegri si diventi obesi.
Non è più solo una sensazione, ora è confermato anche dalla scienza: cioccolato e cibi grassi attenuano la tristezza.
E’ noto che esiste una stretta relazione tra stato emotivo e cibo, tanto che si preferisce un cioccolatino a una mela se si è stressati e oberati di lavoro. Non a caso alcuni alimenti si sono guadagnati il nomignolo di ‘comfort food’. Ma ora un team di ricercatori belgi ha dimostrato l’effetto di questi cibi, ‘fotografando’ i cambiamenti indotti nel cervello di un gruppo di persone sane (e non obese) in preda alla tristezza
Il gruppo di Lukas Van Oudenhove dell’Universita’ di Lovanio ha scoperto che la somministrazione di una soluzione grassa nello stomaco ha attenuato le risposte delle cellule nervose alle emozioni tristi.
Questi dati, spiegano i ricercatori sul ‘Journal of Clinical Investigation’, hanno chiare implicazioni per una vasta gamma di problemi, tra cui l’obesità, i disturbi alimentari ma anche la depressione.
E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
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E, come hanno notato Giovanni Cizza e Kristina Rother dell’Istituto Nazionale Diabete e Malattie Digestive dei Nih (National Institutes of Health) di Bethesda in un commento, questi dati mostrano che davvero siamo ciò che mangiamo.
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