“Mangiare è uno dei quattro scopi della vita… quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo”. (Proverbio cinese)
“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. (Virginia Woolf)
“Soltanto gli idioti non sono buongustai”. (Guy de Maupassant)
“Tutta la storia umana attesta che la felicità dell’uomo, peccatore affamato, da quando Eva mangiò il pomo, dipende molto dal pranzo”. (Lord Byron)
“Non conosco nulla che vellichi così voluttuosamente lo stomaco e la testa quanto i vapori di quei piatti saporiti che vanno ad accarezzare la mente preparandola alla lussuria”. (Marchese De Sade)
DELIZIE DI PASQUA
Delizie di Pasqua… In Liguria, mi trovo a Spotorno, trofiette, cima alla genovese e soprattutto focaccia. Diamine, almeno a Pasqua abbiamo il diritto di mangiare ciò che ci piace! Non ho però nessuna voglia di ingaggiare una sfida polemica con gli amici vegetariani.
HITLER ERA VEGETARIANO
Ne uscirei atterrato, per inadeguatezza dialettica: anche se due giorni fa – mi scusino la frecciata – ho appreso che Hitler era vegetariano [intervista di Franco Cardini a Silvia Truzzi, su ‘Il Fatto quotidiano’]. Le letture sul cibo mi coinvolgono, mi sconcertano, mi divertono. Ho letto (Giardina, ‘Italia oggi’) che il piatto preferito dai tedeschi rimane il più semplice e pericoloso per calorie e colesterolo.
WÜRSTEL CON PATATE
Currywurst con pommes, così si chiama: cioè wurstel con patate, con ketchup o maionese. Al secondo posto cotoletta con patate al forno, al terzo ci piazziamo noi con spaghetti bolognese “da scrivere così tutto di seguito”. In Emilia non approverebbero le modifiche teutoniche, ma loro ormai li considerano una specialità tedesca. Scoperta nella mensa all’asilo, si rimane fedeli fino alla pensione.
I VERDI PERSERO VOTI
Alle elezioni del 2013, ricorda sempre Giardina, i Verdi persero voti perché nel programma avevano incluso la proposta di un giorno vegetariano per legge. Almeno a tavola i tedeschi non vogliono regole imposte per il loro bene. Gerhard Schröder per spiegare il suo terzo divorzio, conoscendo la pancia degli elettori, si giustificò: “Mia moglie mi vietava di mangiare wurstel”. Lei era preoccupata giustamente per la salute del cancelliere, ma i tedeschi stavano dalla parte di lui.
LA PASQUA È PASSATA, PERÒ…
Ci siamo lasciati alle spalle Pasqua e Pasquetta, ma fino al primo di maggio i ponti infuriano e la festa continua, nel nostro Paese, insuperabilmente godereccio. Lasciatemi dunque alle delicatezze italiane…
Sono a Spotorno, come vi ho detto, in Liguria. In cima al mio menù ci sono le trofiette al pesto e la cima alla genovese. Ma anche il cappon magro e il polpettone. E al mattino, a colazione, sotto gli occhi inutilmente severi di mia moglie, mi strafaccio di focaccia genovese: tanto buona, che intender non può chi non la prova.