Sarà nelle sale USA il 14 giugno e da noi sei giorni dopo, il 20. Il budget è stato di 225 milioni di dollari, non girato in 3D, poiché il regista, il giovanissimo Zack Snyder (autore de “L’alba dei morti viventi”, pellicola alla Romero riletta con filtro alla Frank Miller, a tratti decisamente geniale) è da sempre poco interessato a questa tecnologia ed ha convinto la casa di produzione, la Warner Bros, a non impiegarla, anche se poi, come compromesso, la pellicola è stata riconvertita durante la post-produzione per distribuirla anche in stereoscopia.
Dietro al progetto Cristopher Nolan, alle prese, dopo Batman, con l’altro grande supereroe americano: Super Man, con sceneggiatura basata sulla miniserie di 12 numeri Superman: Birthright DC, scritta da Mark Waid, disegnata da Leinil Francis Yu e pubblicata dalla DC Comics tra il 2003 e il 2004.
“L’uomo d’acciao” vede il regista inglese campione di incasso con i tre Batman nel ruolo di produttore e padrino, in una operazione molto complessa, intorno ad un personaggio con molte sfaccettature che il cinema del passato ha spesso ignorato. E’ noto che nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi.
In questo film Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda "Perché sono finito quaggiù?". Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l’Uomo d’Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.
Oltre a Henry Cavill, nel cast anche Amy Adams, Russell Crowe, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje Traue, Ayelet Zurer e Laurence Fishburne, per uno spettacolo che rallegrerà gli occhi ma, probabilmente, anche il cuore.
Il full trailer del film ha debuttato on line il 14 aprile ed è già stato possibile accorgersi dell’evidente approccio “alla Nolan”, con una maggiore ricerca psicologica e una lettura più sofferta del supereroe, accanto a pezzi di scontri spettacolari e sovrumani, botti, guerre stellari, salvataggi incredibili, il tutto reso più epico dalla colonna sonora del solito Hans Zimmer, che ha curato le colonne dei tre Batman di Nolan ma è anche l’autore di Thelma & Louise, Rain Man – L’uomo della pioggia, Il re leone, Mission Impossible, Il gladiatore, Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto, Allarme rosso, La sottile linea rossa, L’ultimo samurai, inserito nella lista dei Top 100 geni viventi alla posizione numero 72, condivisa con il collega John Williams, nominato per l’Oscar per The Pacific, miniserie prodotta da Steven Spioelber e Tom Hans, con cui ha vinto il suo settimo Emmy Awards.
Il regista (classe 1966), è anche l’autore di “300”, opera del maestro indiscusso dei romanzi grafici Frank Miller, storia leggendaria e ferocissima della battaglia delle Termopili del 480 a.C., dove il re Leonida e i suoi 300 soldati spartani combatterono fino alla morte contro il re persiano Serse e il suo imponente esercito composto da più di un milione di uomini. Subito dopo ha diretto l’adattamento cinematografico da Watchmen, fumetto scritto nel 1986 dall’autore britannico Alan Moore e disegnato dal suo connazionale Dave Gibbons, opera i cui protagonisti sono eroi molto particolari: squilibrati da manicomio, secchioni troppo cresciuti, criminali e stupratori, omosessuali non dichiarati, poeti visionari, oche senza cervello. Nel 2010 torna sul grande schermo con il film d’animazione Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani, unico suo prodotto in 3D (che come detto non ama), basato sulla saga letteraria fantasy per ragazzi "I guardiani di Ga’ Hole" scritta da Kathryn Lasky e illustrata da Richard Cowdry. E due anni fa firma Sucker Punch, nel quale dirige con speciale maestria la storia di una ragazza che vive in un mondo fantastico per fuggire da un’orribile realtà. Con queste premesse (budget, presenza di Nolan, musiche, interpreti e regia), il febbrile countdown in attesa de “L’uomo d’acciaio” sembra essere estenuante ed infinito.
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