La ricostruzione della gestione del caso dell’anziana sfollata morta oggi nel Trevigiano e’ stata fatta nel pomeriggio dai vertici sanitari dell’ospedale Ca’ Foncello, di Treviso, che non avrebbero riscontrato alcuna anomalia nel comportamento tenuto dal personale coinvolto nella vicenda.
‘La signora – ha spiegato il direttore sanitario, Pierpaolo Faronato – e’ giunta all’ospedale accompagnata dalla figlia in uno stato di agitazione correlato un po’ all’evento alluvionale e un po’ alla sua patologia che la costringeva a letto da molti anni’. ‘Per un eccesso di zelo – ha aggiunto – e’ stata portata al pronto soccorso dove non sono stati riscontrati elementi di sofferenza diversi da quelli dovuti al suo stato abituale. Quindi e’ stato deciso il trasferimento della paziente alla casa di riposo di Silea dove, nel frattempo, era stata individuata la sua collocazione piu’ idonea’.
In ogni caso, spiegano ancora dall’azienda sanitaria, i servizi sociali della Usl n.9 erano gia’ stati attivati per risolvere l’emergenza in modo diverso.
La donna avrebbe quindi trascorso la notte in stato di relativa tranquillita’, sempre assistita dalla figlia. ‘Questa mattina – ha detto ancora Faronato – e’ stata colta da una crisi improvvisa e, visitata dal medico della casa di riposo che ha constatato l’aggravamento della situazione, e’ stato chiamato il Suem. Il decesso – ha concluso – e’ percio’ sopraggiunto in seguito ad un evento acuto’.
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