Sen. Lucio Malan, uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi all’interno di Forza Italia. Come commenta i risultati elettorali e qual è il bilancio di queste ultime elezioni, sia in Italia che nelle circoscrizioni estere?
In Italia vince il centro destra, purtroppo non abbastanza per avere la maggioranza assoluta in Parlamento. La forte affermazione del Movimento 5 Stelle è indice di disagio e sfiducia. In mancanza di fiducia vera in un progetto tanti hanno votato, per un verso lo sberleffo, per un altro la promessa impossibile del reddito di cittadinanza, condita da una ideologia vaga resa attraente dal richiamo a una auto-attribuita “onestà”.
Nella circoscrizione Estero, situazione molto diversa. Il Pd ha sostanzialmente tenuto, mentre il centro destra ha avuto un grande recupero rispetto al deludente risultato del 2013. Il MAIE è stato al di sotto delle proprie aspettative sia nel Sud sia nel Nord America.
Vi aspettavate il 17,5% della Lega?
Non era previsto da nessun sondaggio. È stato un voto di impeto all’ultimo minuto, così come quei 4 o 5 punti in più del M5S rispetto ai sondaggi.
Dove ha sbagliato Forza Italia e come si sta ridisegnando l’equilibrio interno del centro-destra?
Forza Italia è stata danneggiata dall’incandidabilità di Berlusconi e dalla sua poca presenza pubblica nei mesi precedenti la campagna elettorale. Dobbiamo prendere atto della realtà e mettere in campo nuove iniziative per il futuro.
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Qualche giorno fa si è svolto l’incontro di centrodestra a Palazzo Grazioli, sono stati raggiunti accordi comuni?
Si è confermata l’unità del centro destra e il nostro impegno a fare ogni sforzo possibile per mettere in atto il più possibile il programma comune, nonostante manchi la maggioranza assoluta.
“Ho ritenuto mio dovere telefonare a Di Maio, Martina e Grasso, per aprire il dialogo sulla presidenza delle Camere in modo da perdere meno tempo possibile”. Queste le parole di Matteo Salvini su Twitter. Quale scenario di alleanze si auspica?
Con un centro destra unito possiamo affrontare l’impresa di governare anche cercando la maggioranza sui singoli provvedimenti in aula. Occorre mettere da parte l’idea di un Parlamento che ratifica decisioni del Governo.
In un’intervista a ItaliaChiamaItalia aveva dato il suo completo appoggio a Berlusconi, affermando che Salvini è un buon leader ma ha espresso dubbi sulla sua capacità di governare. È ancora questa la sua posizione?
Tutt’ora preferirei Berlusconi a capo del governo, ma gli elettori hanno votato e si deve prendere atto delle loro indicazioni, come da impegni presi prima delle elezioni.
Conferma la notizia che la vede in corsa per la per la nomina di capogruppo per il Senato?
Per ora c’è Paolo Romani. Io ho sempre fatto ciò che è utile alla nostra causa.
Un commento sulla sinistra italiana e su Matteo Renzi.
Ha puntato sul nuovismo ed è diventato “vecchio” molto presto. Ha puntato su temi demagogici pretendendo di cambiare la Costituzione a suo personale beneficio pensando che gli italiani glielo consentissero in cambio di un taglio risibile alla spesa per la riduzione del numero dei senatori. Ed è stato battuto da chi ci ha messo più demagogia. L’uomo ha capacità notevoli e ha avuto ed ha giustamente ambizioni. Il suo errore è stato quello di pensare che gli italiani siano ingenui a lungo. Possono esserlo per qualche mese, ma non molto di più. Se ne accorgeranno presto anche quelli del M5S.