“Una eventuale partecipazione di Casapound alla manifestazione di sabato a piazza San Giovanni non è questione di qualche centinaio di persone in più o in meno. Il movimento fondato e guidato da Gianluca Iannone non può essere considerato come una lista civica di area che aderisce. Le ragioni ce le dà lo stesso Iannone, non tanto nelle sue dichiarazioni in sede politica, ma nei testi delle canzoni del gruppo musicale di cui è cantante e leader, gli Zetazeroalfa, nato – dicono loro stessi – per mettere in musica le nostre idee'”. Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia Lucio Malan.
“Ho pubblicato sul mio sito – annuncia l’esponente azzurro – un florilegio di quelle ‘idee in musica’: pullulano le bandiere nere e le braccia tese, si celebra la violenza di piazza (‘Nel dubbio mena’, è stata definita come l’inno di Casapound), la democrazia è ‘venditrice di tumori, un pianto, un grido e uno sbadiglio’. Accanto a parole di odio verso gli Usa, c’è un brano che celebra Bashar Al-Assad, e un altro, ‘Intifada’, che giustifica il terrorismo suicida degli estremisti palestinesi contro Israele, che però non viene nominato, dice solo che per quella terra ‘ora usano una nuova parola’”.
“Non è una sorpresa: siamo abituati – sottolinea Malan – a vedere l’antisemitismo travestirsi da solidarietà verso gli estremisti palestinesi, i cui nemici – guarda caso – sono gli ebrei. Insomma, Casapound non è e non gradirebbe essere considerata una formazione politica in più o in meno, compatibile con i venticinque anni di azione politica democratica del centro destra creato da Silvio Berlusconi”.