Esterneranno tutti i loro dubbi su metodo e contenuti; e soprattutto la preoccupazione che possa essere messa a rischio la loro indipendenza. Domani i magistrati saranno ricevuti dal ministro della Giustizia Paola Severino sulla bozza che il Guardasigilli ha messo a punto sul tema controverso della loro responsabilita’ civile. All’appuntamento andranno i massimi rappresentanti della nuova giunta dell’Anm, il presidente Roberto Sabelli, la vice Anna Canepa e il segretario Maurizio Carbone; ma anche Cosimo Ferri, segretario dell’unica corrente all’opposizione, Magistratura Indipendente, che nei giorni scorsi aveva sollecitato il sindacato delle toghe a proclamare una protesta dura.Una decisione che sara’ presa il 21, data nella quale si riunira’ il parlamentino delle toghe. ‘Prendiamo atto positivamente della marcia indietro sull’introduzione della responsabilita’ diretta dei magistrati, ma non vorremmo che si facesse rientrare dalla finestra quello che si e’ fatto uscire dalla porta – dice Ferri -. Inasprendo l’azione di rivalsa dello Stato verso il magistrato, trasformandola da facoltativa a obbligatoria e andando a incidere sull’attivita’ interpretativa del giudice, si mina lo stesso l’autonomia e l’indipendenza’. Un allarme condiviso anche da Piergiorgio Morosini, segretario di Magistratura democratica, una delle correnti che sostiene la giunta Sabelli.’L’emendamento Pini era assolutamente pericoloso per l’indipendenza. Ma anche la bozza del ministro non fuga ogni dubbio; restano profili di aggressione all’attivita’ di interpretazione. E questo si traduce in un forte attacco all’indipendenza. Per questo la magistratura e’ tanto preoccupata e reagira’ se questo testo dovesse rimanere invariato’.
La polemica non riguarda solo i contenuti della norma, ma anche il metodo: cioe’ il fatto che la questione della responsabilita’ civile sia oggetto di una trattativa tra il ministro e i partiti della maggioranza che investe tematiche diverse come la corruzione e le intercettazioni. ‘Contestiamo che la responsabilita’ civile sia inserita in un pacchetto e vada avanti con altri temi’, sottolinea Ferri. E’ un metodo ‘inaccettabile, che portera’ a soluzioni pasticciate’, rilancia Morosini.
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