Cita il motto dell’Ordine della giarrettiera, ‘Honni soit qui mal y pense’ (Sia maledetto chi ne pensa male) e si difende, attaccando, dal suo blog: ‘Mafioso mi mancava – scrive Beppe Grillo -. Avanti, sparate le ultime cartucce’. Ieri il fondatore del Movimento Cinque Stelle, durante un comizio a Palermo, aveva detto che ‘la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la sua vittima’.
Parole pronunciate in una piazza del capoluogo siciliano, che oggi ricorda Pio La Torre e il suo collaboratore Rosario Di Salvo a 30 anni dal loro assassinio per mano di Cosa nostra. Travolto dalle polemiche, accusato dai parenti delle vittime di Cosa Nostra di avere offeso la memoria dei loro cari, Grillo prova a spiegare il senso delle sue parole: ‘La mafia – dice – ha tutto l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se e’ necessario per ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione come farebbe infatti a prosperare?’.
Poi torna a prendere di mira la finanza internazionale, ‘che non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi, come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel successivo’.
Oggi a Palermo per un’iniziativa elettorale, il segretario del Pd Pierluigi Bersani invita Grillo a ripetere il suo adagio ‘davanti agli amministratori del Sud, uomini e spesso donne, che vivono sotto la minaccia della mafia e della camorra’. Il segretario dei democratici parla mentre si trova nel centro Padre nostro del quartiere Brancaccio, fondato da don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel ’93. ‘Sono rimasto scosso e allibito dalle parole di Grillo, gli avevo gia’ sentito sdoganare gli evasori fiscali – aggiunge Bersani – criticando la Guardia di finanza perche’ fa i blitz. Ma si fa veramente fatica a sentir dire che la mafia non strangola, glielo vada a dire a Maria Lanzetta che abita con i figli sopra la farmacia che le hanno bruciato’.
Da comico a comico, ma senza nessuna voglia di scherzare, Rosario Fiorello non le manda a dire: ‘Grillo non sa niente di mafia, ha detto una grande cazzata’, ha spiegato nel corso della sua rassegna stampa postata su YouTube. ‘Che si vada a vedere un po’ tutti i pilastri delle autostrade in Sicilia… Grillo te posso di’ ‘na cosa? Ma vattela a piglia ‘nder pizzo’.
E Pina Maisano, la vedova di Libero Grassi – l’imprenditore ucciso nel ’91 a Palermo perche’ si rifiuto’ di pagare il pizzo, ricorda a Grillo il sacrificio del marito. ‘Inizialmente – spiega – provavo una certa simpatia per il comico genovese.
Adesso mi sembra solo un populista che cerca di cavalcare l’avversione della gente verso i partiti’. Pina Maisano, che e’ stata anche senatrice dei Verdi, contesta l’antipolitica di Grillo: ‘La politica e’ la cura della Polis, qualcosa di nobile. Se la mafia uccide le persone, la corruzione e la cattiva politica uccidono il Paese’.
Se per il Pd locale le parole di Grillo sono ‘uno sfregio alla Sicilia’, per Angela Ogliastro, sorella di Serafino, poliziotto ucciso nel ’91 a Palermo con il metodo della ‘lupara bianca’, sono ‘un insulto al lavoro svolto dai magistrati e dalle forze dell’ordine. Io e i miei genitori non abbiamo nemmeno il corpo di Serafino da potere piangere’. Lapidario infine Pier Ferdinando Casini che liquida in poche parole l’uscita del comico genovese: "per me Grillo puó dire quello che vuole".
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