Dopo che il presidente Usa Donald Trump ha riconosciuto come presidente ad interim del Venezuela il leader dell’opposizione e presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana Juan Guaido, Nicolas Maduro ha parlato davanti a una folla di migliaia di sostenitori a Caracas: “Ho deciso di rompere le relazioni diplomatiche e politiche con il governo imperialista degli Stati Uniti”, ha detto il dittatore.
Dunque il Venezuela ha deciso di mandare a casa loro i diplomatici americani presenti in Venezuela:”Diamo 72 ore al corpo diplomatico degli Stati Uniti per lasciare il Paese“, ha sottolineato Maduro, che poi ha proseguito: “Il Venezuela vuole la pace, lancio un appello al popolo venezuelano per difendere la pace, la tranquillita’, la concordia”. E ancora: i “nostri problemi si risolvono in casa”.
“Alla destra – ha aggiunto – dico che l’impero non ha amici, ma solo l’interesse per il petrolio, l’oro, il gas. Per le ricchezze naturali che sono del popolo del Venezuela”.
“Siamo in questo palazzo per volontà del popolo, solo la gente ci puo’ mandare via. Non vogliamo tornare al ventesimo secolo degli interventi del gringo, la gente dice no al colpo di stato, non all’interventismo e al colpo di stato, qui nessuno si arrende, qui andiamo a combattere“.
Intanto proseguono e si vanno intensificando gli scontri a Caracas e nelle principali città venezuelane tra la polizia venezuelana e i manifestanti anti-Maduro. Forze antisommossa hanno lanciato lacrimogeni e sparato proiettili di gomma.