Per molti rappresenta il simbolo alimentare della Calabria in Italia e nel mondo: si tratta della nduja, un particolare estratto delle parti grasse del suino, lavorato con del peperoncino piccante, per poi essere conservata in un budello animale e poi essiccata.
Il suo successo è legato principalmente al variegato utilizzo in cucina e sulle tavole delle case e dei ristoranti. Secondo diversi studi, ad esempio dell’Accademia cinese di Scienze Mediche, la nduja, che nasce a Spilinga (Vibo Valentia), ha anche degli ottimi benefici, per via dell’abbondante contenuto di peperoncino che con le sue proprietà antisettiche la preserva dall’utilizzo di conservanti.
Il peperoncino piccante è considerato ormai un alimento dimagrante, in quanto è capace di riscaldare il corpo, sostenendolo nel bruciare calorie, e agevola la funzionalità del metabolismo. La capsaicina in esso presente, ha diversi benefici, tra i quali la riduzione del colesterolo cattivo nel sangue: il peperoncino fa bene al cuore e abbassa il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Inoltre la capsaicina viene applicata in medicina anche nelle cure contro il dolore e viene considerata ricca di proprietà antibatteriche, anti-diabetiche e anti-cancerogene. Il segreto, molto probabilmente, oltre alla capsaicina, è nell’alto contenuto di vitamina C e altre sostanze contenute nelle spezie piccanti.
È giusto ricordare che, ovviamente, la misura è la chiave per stare bene e che gli eccessi, riguardo qualsiasi aspetto della vita, non fanno bene.
Negli ultimi anni, grazie anche all’impegno dei produttori calabresi, la commercializzazione della nduja, agevolata dalla facilità di conservazione, non solo nel budello, ha raggiunto un notevole successo. E’ l’eccellenza del made in Italy, in questo caso del made in Calabria, che continua a conquistare il mondo.