“Il Made in Italy piace, così come piace il modello economico italiano; con la rete camerale possiamo far crescere i nostri numeri”. Così Mario Pozza, presidente di Assocamerestero, ha presentato il sistema delle Camere di Commercio italiane all’estero, pronte a partecipare alla 32esima Convention che si terrà dal 16 al 20 giugno a Colli del Tronto (AP). Un incontro che può rivelarsi di estrema importanza non solo per le grandi imprese italiane, ma anche e soprattutto per le PMI.
“La rete camerale italiana all’estero – ha continuato Pozza – può favorire l’internazionalizzazione delle nostre piccole e medie imprese, tallone d’Achille del Sistema Paese italiano”. “Dobbiamo poter sostenere le piccole e medie imprese, raggiungendo mercati esteri che da sole non potrebbero avvicinare – ha sottolineato Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche – E’ una ricchezza che può farci crescere e farci relazionare con un grande mercato estero”.
Acquaroli ha spiegato come il tema della crescita delle imprese sia “fondamentale per i nostri territori, toccati dallo spopolamento delle aree interne”; “queste imprese, crescendo, possono rilanciare le opportunità e salvare questi territori”, ha concluso il presidente della Regione Marche. Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, ha spiegato come, “all’interno del pacchetto di imprese iscritte ai b2b della Convention delle Camere di Commercio italiane all’estero”, ci siano “principalmente PMI che vogliono interloquire con l’estero, portando brand e prodotti importanti” e “sono quelle imprese che hanno più necessità del supporto del mondo camerale per l’internazionalizzazione”.
Un ruolo fondamentale quello del sistema camerale, come ribadito anche da Andrea Prete, presidente di Unioncamere, soprattutto per quelle “circa 45mila imprese di taglia medio piccola che hanno esportato saltuariamente” e che vanno messe “in condizione di esportare in maniera regolare”.