In tour ci vanno i cantanti, gli attori, le squadre di calcio. Le tournèe, in tutto il mondo, vanno sempre forte, e negli Stati Uniti ancora di più. Da New York alla California, e viceversa, c’è solo l’imbarazzo della scelta. C’è chi preferisce il calcio e allora ecco il ‘Guinness International Champions Cup 2014’ con il meglio del soccer europeo, dal Real Madrid fino alle nostre Inter, Milan e Roma, un torneo che ha già mobilizzato i nuovi amanti americani del pallone: nella ‘Big House’, che poi è il Michigan Stadium si aspetta anche il record, per il Nord America: sono infatti attesi 110.000 spettatori per l’incontro tra il Real Madrid e il Manchester United del 2 agosto, un numero mai realizzato prima d’ora.
Ma se il calcio, quello europeo, sta finalmente conquistando gli USA, c’è anche un altro settore pronto a cominciare il tour americano. Si tratta del vino, quello italiano naturalmente, altra ‘branca’ che ha preso fino in fondo gli americani. Un mercato senza confini quello degli Stati Uniti, dove il nostro vino è sempre tra i primi, ma per non perdere posizioni; gli avversari
sono tanti, bisogna sempre mantenersi in prima linea. Ecco allora la nuova tournèe: si chiama ‘Kobrand Tour d’Italia’ e si svolgerà negli Stati Uniti dall’8 al 18 settembre prossimi. Come uno spettacolo musicale, o una mostra artistica, il vino italiano sbarcherà in America l’8 settembre a Fairfield, nel Connecticut per poi spostarsi, il giorno dopo a Boston nel Massachusetts, quindi sarà la volta di Nashville, nel Tennessee, il 10, poi un salto al sud, in Florida, a Miami, l’11. Un attimo di pausa, poi il 13 un’altra parentesi a Portorico, nella capitale San Juan, per poi riprendere il viaggio e il 15 la carovana del tour si muoverà con destinazione Milwaukee, nel Wisconsin e da lì si volerà nel Texas, a Houston il giorno successivo per la volata finale che avrà altre due tappe, Phoenix e l’arrivo, il 18 a San Francisco.
Migliaia di chilometri per presentare alcuni gioielli dei nostri vigneti e delle nostre cantine. Saranno sette le regioni al via del ‘Tour d’Italia’: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria, Sicilia e Sardegna. La squadra più numerosa sarà quella della Toscana, e, usando una terminologia sportiva, saranno dieci le ‘cantine’ che porteranno la stessa maglia, otto ‘Tenute’, San Guido, Sette Ponti, Silvio Nardi, La Fuga, Del Cabreo, Campo al Mare, TorCalvano, di Nozzole oltre ai produttori Santa Martina e Spalletti. Una invasione di vino toscano in America che per ‘occasione sarà accompagnato dai prodotti di Michele Chiarlo (Piemonte), Masi Agricola (Veneto), Fernando Pighin & Figli (Friuli-Venezia Giulia), Tenuta di Salviano (Umbria), Feudo Maccari (Sicilia) e Agricola Punica (Sardegna).
Una occasione unica per importatori, ristoratori, venditori e stampa specializzata per prendere contatto, e gustare ovviamente, alcune ‘etichette’ davvero speciali della produzione vinicola italiana, cantine che fanno della qualità il loro obiettivo primario. E visto che di etichette nel nostro Paese ce ne sono davvero tante, il ‘Tour d’Italia’ negli Stati Uniti offre l’opportunità di assaggiare bottiglie davvero particolari, visto che i produttori porteranno negli USA il meglio del loro catalogo.
Il ‘Tour 2014’ si ripresenta dopo il successo fatto registrare l’anno scorso: anche allora diverse sono state le qualità di vino portate all’attenzione del pubblico americano e ogni tappa del Tour era composta da un breve seminario accompagnato da una presentazione effettuata da parte dei produttori presenti. E non c’è stata tappa che non abbia raggiunto il massimo indice di gradimento. In Florida, ad Orlando, Rashmi Primlani, celebre esperto del settore, ha definito ‘incredibile’ la presentazione, mentre a Austin, nel Texas, Sandra Crittenden, firma di ‘Galveston Monthly’, ha scritto che ‘è un grande momento in Texas per essere amanti del vino italiano’. Questo modo, differente dal solito, di portare a conoscenza di un vasto pubblico, i prodotti di alcune cantine italiane, è piaciuto anche a Los Angeles: "È definitivamente un modo meraviglioso – il commento del blogger esperto di vini Michale Perlis – di imparare di più dei vini italiani". Ecco che allora dopo la trionfale esperienza del 2013, i nostri nettari tornano in America: attesi dal grande pubblico, sì proprio come una squadra di calcio o un artista famoso.
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