Francesco Giacobbe, senatore del Pd eletto nella circoscrizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, è intervenuto nel corso dell’audizione del ministro Adolfo Urso. Il responsabile del dicastero che include il Made in Italy, ha parlato dell’importanza che gli italiani all’estero hanno nella promozione del marchio Italia nel mondo.
“Le sue sono state parole che condivido e che, come rappresentante degli italiani all’estero, da anni cerco di valorizzare. E il punto è proprio questo – ha detto Giacobbe -, come intende il ministro valorizzare il patrimonio rappresentato dagli italiani all’estero, il contributo che questi hanno già dato nella promozione del nostro Paese, e quello che possono ancora dare?”.
Per Giacobbe “abbiamo necessità di valorizzare le relazioni personali che la nostra rete di professionisti, manager e lavoratori, ha creato e che li vede occupare anche posizioni di vertice e decisionali nei Paesi ospitanti. Bisogna avviare nuovi scambi economico-finanziari non solo per la vendita di beni e sevizi, ma anche per utilizzare le grandi capacità produttive italiane per raggiungere valore alle materie prime e ai prodotti primari dei Paesi di residenza e quindi entrare in nuovi mercati. Senza dimenticare che bisogna continuare a investire nella cultura e nella diffusione della lingua italiana nel mondo e, per questo, servono fondi, progetti e il coinvolgimento del Sistema Paese all’estero”.
Altra questione legata alle comunità nel mondo è quella legata ai servizi di supporto alle aziende italiane impegnate in processo di internazionalizzazione.
“Le Camere di Commercio italiane nel mondo – ha detto il senatore – possono fornire sevizi complementari e, in collaborazione con gli enti istituzionali, Ice, Enit, e la nostra diplomazia commerciale, possono giocare un ruolo determinante nell’aprire nuove opportunità per il nostro Paese, come sta già avvenendo nel settore aerospaziale. Che cosa pensa di fare il ministro per valorizzare queste risorse?”.
La terza domanda rivolta al responsabile del dicastero Made in Italy e Sviluppo Economico, invece, ha toccato un altro argomento: lo sport. Prendendo spunto da notizie apparse su quotidiani nazionali, il Senatore Giacobbe ha chiesto al ministro di approfondire la vicenda dei diritti televisivi per il calcio e un’eventuale modifica che estenderebbe la durata dei diritti televisivi dagli attuali 3 ai 5 anni, a partire dal prossimo triennio.
“Lo sport e il calcio, parlano una lingua universale capace di aggregare generazioni differenti e di unire i nuovi italiani nati all’estero al loro Paese di origine. Rappresenta, inoltre, una pista innovativa per la diffusione della lingua e della cultura italiane. Ecco perché è importante che lo sport sia al centro della nostra attenzione”.