Un’associazione per delinquere transnazionale dedita alla produzione e commercializzazione internazionale di ‘Wine Kit’, sulle etichette "i riferimenti ad almeno 24 vini italiani Dop e Igp risultati contraffatti (tra i quali Amarone, Barolo, Valpolicella eccetera), diversi per origine e provenienza".
Come segnala il ministero delle Politiche agricole, l’associazione e’ stata scoperta dal Nucleo antifrodi dei Carabinieri di Parma, in collaborazione con l’Area antifrode della direzione interregionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia. In particolare, segnala il Mipaaf, sulle etichette veniva indicato "vino italiano" e sulle confezioni venivano utilizzati anche il tricolore e l’immagine del Colosseo. Il valore complessivo finora accertato della frode e’ di oltre 28 milioni.
Dagli accertamenti e’ emerso che sono due le societa’ coinvolte, una italiana e l’altra estera, quest’ultima controllata e costituita per commercializzare i ‘Wine Kit’ in tutto il mondo, evitando le normative comunitarie e nazionali. Sono state effettuate, infine, perquisizioni e sequestri di mosti destinati all’estero e di diversi documenti che hanno consentito di accertare la gestione diretta dall’Italia di tutti gli aspetti manageriali.
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