“Nonostante le incertezze del mercato e la situazione americana complicata, puntiamo a chiudere l’esercizio in linea con i 75 milioni del 2024 che è stato un anno di consolidamento e di nuove aperture, in Italia e all’estero”.
Alessandro Colombo è il direttore generale di Chateau d’Ax, azienda italiana di arredamento fondata nel 1948 da Bruno Colombo e a tutt’oggi sotto il controllo della famiglia.
In questi giorni il manager è impegnato al Salone 2025 – scrive Il Sole 24 Ore – che Colombo definisce “un appuntamento unico a livello nazionale e internazionale. Nonostante le difficoltà burocratiche per alcuni visitatori e la situazione complicata di Milano in questi giorni, con la città intasata e i prezzi degli alloggi alle stelle, è il momento in cui ci si confronta con clienti attuali e potenziali, così da sviluppare una visione di cosa sta accadendo nel mondo e quali possono essere le opportunità”.
Su questi due fronti – cosa sta accadendo nel mondo e quali sono le opportunità, in questo contesto complicato – l’azienda sembra avere le idee chiare: “La quota estero sul fatturato di Chateau d’Ax è l’80-85% e in questi anni abbiamo lavorato molto sull’internazionalizzazione: abbiamo aperto nuovi negozi sia in Italia sia nei mercati esteri.
Nel 2025 continuiamo in questo solco: dopo avere inaugurato due negozi negli Emirati (Dubai e Abu Dhabi) e alcuni in Cina, abbiamo in programma altre cinque aperture nella Repubblica Popolare e una in Nigeria. Mercati che riteniamo abbiano un elevato potenziale”.
Attualmente Chateau d’Ax conta 400 negozi nel mondo, tutti in franchising.