Continuano le defezioni tra i gollisti francesi. Dopo che l’ex ministra Christine Boutin e l’euro-deputata Nadine Morano hanno dichiarato che voteranno Marine Le Pen, esce allo scoperto un altro ex ministro di Sarkozy, Pierre Lellouche, che annuncia il ritiro dalla vita politica dopo l’esito del primo turno.
Il risultato di queste elezioni è, secondo Lellouche, la prova della decomposizione dei Repubblicani, rimasti senza leader e senza linea politica, ridotti a votare per Emmanuel Macron definito da Lellouche come “figura ambigua ed incoerente, pericolosa per l’avvenire”.
Anche Nicolas Sarkozy, pur chiedendo il voto per Macron, sottolinea di non condividere nulla del suo progetto.
Di fronte a tanta confusione (non mi piace, ma lo voto) va apprezzata la linea di Jean Luc Melanchon che, non potendo dare indicazione di voto per un banchiere favorevole alla globalizzazione selvaggia e all’Europa dei banchieri e dei burocrati, ha annunciato la propria astensione. Molto prudente Dupont-Aignan che dovrebbe sostenere Marine Le Pen, mentre sono apparse inopportune le dichiarazioni di Hollande contro la candidata frontista. Un presidente della Repubblica dovrebbe avere un aplomb istituzionale ben diverso da quello di un ubriaco al bar.
Macron è sicuramente favorito, ma dovrà fare i conti con un’agguerrita Marine Le Pen che sta lentamente trasformando il suo partito da movimento protestatario a forza di governo. Macron e Marine hanno visioni opposte sull’Europa e sulla Francia, ma entrambi necessitano di una maggioranza parlamentare che al momento non hanno e che non avranno, con ogni probabilità, neanche a giugno.
Si va verso una coabitazione che ci riporta ai tempi di Mitterand e Chirac e Chirac, Jospin.
La stampa italiana, da par suo, poco incline alle analisi serie e documentate, preferisce il gossip e si è già innamorata di questo ragazzotto di 39 anni come si innamorò del loden di Monti e sappiamo come è andata a finire.
Dato che conosco il francese non ho bisogno dei Cazzullo di turno per documentarmi sulla politica francese: la seguo in diretta e mi sto facendo un’idea ben distante da quella della maggioranza degli “esperti” (virgolettato d’obbligo) italioti.
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