Matteo Salvini è molto bravo a barcamenarsi, tra un processo e l’altro, all’interno di un governo in cui c’è dentro tutto e il contrario di tutto. Certo, lui prova a stare in equilibrio, ma non sempre ci riesce. Di più: talvolta appare in difficoltà. Da fuori, il capo delle camicie verdi usa toni tipici dell’opposizione, ma dimentica che la Lega fa parte di questo esecutivo ed è alleata di Pd e Leu, oltre che di M5S e Forza Italia. Ciò che fa questo governo coinvolge anche il Carroccio, nel bene e nel male.
L’altro giorno Vittorio Feltri, direttore di Libero, rivolgendosi proprio al Matteo padano, gliel’ha detto senza tanti giri di parole: se questo governo non ti piace, come sembra, allora manda al diavolo Draghi, così poi ci facciamo una risata. Questo il succo delle parole messe nero su bianco dal giornalista. Non ha tutti i torti…
Se Salvini è disposto a stringere un’alleanza di governo con la sinistra più estrema, è facile capire che in questo governo c’è qualcosa che non va. Così come è facilmente prevedibile un ulteriore calo della Lega (che continua a perdere consensi) nelle intenzioni di voto degli italiani.
Se il Carroccio si siede allo stesso tavolo con Zingaretti-Letta, Speranza e Renzi, allora – potrebbe pensare qualche elettore di centrodestra – tanto vale votare la coerenza di Giorgia Meloni, che con i suoi Fratelli d’Italia non ha mai accettato compromessi, acquisendo sempre maggiori consensi e una forte credibilità presso gli elettori.
Draghi ha perso quasi tre punti percentuali di consenso nell’ultima settimana; perde punti anche il governo da lui presieduto. Se questo esecutivo durerà davvero fino al 2023 sarà solo perché i parlamentari non hanno alcuna voglia di perdere la propria poltrona in anticipo. La pandemia non c’entra un fico secco, si è votato in altri Paesi del mondo e si voterà presto anche in Italia, alle amministrative.
Due anni di tempo sono abbastanza perchè la Lega rischi di logorarsi ulteriormente. Sia chiaro, la Lega resta ancora il primo partito d’Italia, secondo tutti i sondaggi. Ma probabilmente al Capitano non bastano più i selfie con la Nutella su Instagram, i suoi elettori iniziano a stancarsi. Soprattutto, comincia a essere chiara anche a loro la differenza tra Carroccio e Fdi, con Giorgia Meloni che è sempre sul pezzo, che non si è lasciata convincere dal “governo di tutti” e che – noi ne siamo convinti – proprio per questo continuerà a crescere nei sondaggi. Perché alla fine la coerenza in politica paga. Sempre. Con buona pace di Salvini e dei suoi seguaci.