L’attacco è ancora una volta ai giornalisti. Beppe Grillo sul blog se la prende con la stampa e si lascia andare all’ennesima presa di posizione contro gli addetti ai lavori, chiamandoli
I giornalisti? “Gossippari e pennivendoli“. Beppe Grillo torna ad attaccare la stampa e dal suo blog se la prende con gli operatori dell’informazione. Soprattutto con i giornalisti presenti nei Palazzi della politica a Roma. “Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto”, sottolinea il leader del Movimento 5 Stelle, perché “frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa. Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate”.
Il comico genovese, sempre sul suo blog, descrive i giornalisti come persone che origliano discorsi e che attendono la mossa sbagliata per rovinare i parlamentari. Ma solo quelli a 5 Stelle, secondo Grillo. “Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L’unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni”.
Conclusione? “I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo. Per un’intervista chiedano un appuntamento, come si usa tra persone civili, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso. All’ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello ‘No gossip. Il Parlamento non è un bordello’”.
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