Saltato l’incontro fra il M5S e il Pd, nel quale si sarebbero dovute affrontare delle questioni relative alla legge elettorale, Beppe Grillo si sfoga sul suo blog e sulla webtv grillina, La Cosa.
“Nessuno potrà più imputarci di non aver cercato il dialogo”, dice Grillo, che senza mezzi termini parla di “tramonto della democrazia”. "Il M5S rappresenta milioni di italiani che non possono essere trattati come dei cani in chiesa da personaggi mai eletti in libere elezioni, da sbruffoni della democrazia", "gente falsa e ipocrita".
"Si prende atto che Renzi, le cui palle sono sul tavolo di Verdini e Berlusconi, rifiuta con il M5S ogni confronto democratico e che l’Italia dovrà pagarne tutte le conseguenze". "Si prende atto – si legge sul blog – che il Pd preferisce gli incontri al chiuso di cui nessun cittadino sa nulla con un pregiudicato con il quale si appresta a fare la ‘riforma’ della Giustizia".
Grillo assicura: “noi faremo una opposizione ancora molto più dura di prima, quindi noi ci siamo, ci saremo e ci stiamo organizzando!". Secondo il comico genovese, ormai “stiamo scivolando lentamente verso una dittatura a norma di legge, il M5S non restera’ a guardare e spera che i sinceri democratici che esistono negli altri partiti facciano altrettanto".
LA RISPOSTA DI RENZI "Non è uno scherzo, sono le regole! Chiediamo un documento scritto per sapere se nel #M5S prevale chi vuole costruire o solo chi urla". "Io sono un ebetino, dice Beppe, ma almeno voi avete capito quali sono gli 8 punti su cui il M5S e’ pronto a votare con noi?". Lo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi rispondendo a Beppe Grillo. L’hashtag scelto da Renzi e’ #pochechiacchiere.
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