Alla fine l’espulsione è arrivata per il senatore del Movimento 5 Stelle Marino Mastrangeli. Su 48.292 aventi diritto al voto online, si sono espressi in 19.341, e l’88,8% (pari a 17.177 voti) ha votato per l’espulsione, il restante 11,2% (pari a 2.164 voti) ha votato per il no. Ma è già battaglia: i legali del senatore pentastellato considerano l’espulsione “invalida e illegittima” e si riservano di "procedere in tutte le opportune e competenti sedi giudiziarie".
Ma la verità è che la sentenza della Rete era data per scontata tra i parlamentari grillini. "Se oggi sentite un boato – scherzavano alcuni deputati poco prima di prendere parte alla riunione a Montecitorio – sappiate che staremo festeggiando la buona novella". Qualcuno racconta che oggi lo stesso Mastrangeli avrebbe chiamato la redazione di Ballaro’ a caccia di una ospitata tv. Ma il talk show avrebbe detto no al senatore ormai ex 5 Stelle, "puo’ sempre chiamare la D’Urso", ironizza una deputata 5S prima di defilarsi per raggiungere la Sala Tatarella e prendere parte alla riunione.
Intanto secondo Mastrangeli alcuni parlamentari grillini si sono montati la testa: “Invece che presentare ddl relativi ai 20 punti del nostro programma, i primi due sono stati sui matrimoni gay e sul cambio di sesso. Ma che c’entra con il programma 5 stelle? Si sono montati la testa…".
L’ormai ex senatore M5S aveva così commentato l’avvio delle consultazioni online per la sua espulsione: “Beppe Grillo l’ho incontrato anche recentemente, non ha mai detto che vuole buttarmi fuori". Chi vuole farlo "sono 62 colleghi invidiosi di me guidati da Vito Crimi. Io non ho violato nessun codice e in piu’ non c’e’ la maggioranza dei parlamentari per farmi fuori. È una farsa, una vergogna". Eppure adesso Marino Mastrangeli non appartiene più al movimento guidato da Grillo.
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