”Non ha svolto con attenzione i compiti istituzionali" sul caso del farmaco Avastin nella vicenda del cartello costituito dalle aziende Roche e Novartis, mentre il caso Stamina ne evidenzierebbe "l’incompetenza, in quanto non e’ stata garante della salute di tanti malati". Si basa su queste motivazioni la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presentata oggi dal Movimento 5 Stelle (M5S).
In otto pagine, di cui sono prime firmatarie le senatrici Michela Montevecchi e Paola Taverna, vengono scandite, punto per punto, le presunte inadempienze contestate. In primis, si legge, il ministro non ha tenuto presente "che nell’ultimo elenco dei farmaci essenziali stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’, l’unico farmaco anti-VEGF inserito per il trattamento della Degenerazione maculare senile e’ l’antitumorale Avastin di Roche e non Lucentis di Novartis", come invece accadeva in Italia. Lorenzin, inoltre, si sarebbe mostrata poco solerte nel rispondere in merito al mancato utilizzo off label dell’Avastin. Le accuse riguardano anche la gestione della vicenda Stamina, in particolare rispetto alla nomina del primo Comitato di esperti, il cui "percorso di valutazione non e’ stato obiettivo in quanto essi si erano gia’ espressi sul metodo con perplessita’ e pregiudizi".
Una mozione di sfiducia contro la quale il Nuovo centro destra (Ncd) alza gli scudi, in difesa della Lorenzin: il vicecapogruppo del Ncd alla Camera, Dorina Bianchi, parla di ”impeccabile lavoro” del ministro e sottolinea come ”la confusione, l’arroganza, l’inconcludenza delle azioni dei 5 Stelle sono la costante della loro politica".
Secondo Nunzia De Girolamo, presidente dei deputati Ncd, invece, ”l’operazione odierna grillina, volta a screditare l’azione incisiva ed irreprensibile del ministro Lorenzin sui casi Avastin e Stamina, supera anche la piu’ fervida delle fantasie". E la vicepresidente Ncd al Senato, Federica Chiavaroli, rileva come da M5S arrivi ”una sfiducia al mese”.
Esprimono solidarieta’ al ministro la Federazione delle associazioni delle Terza eta’ e la Federazione dei Medici di Medicina Generale, ed una convinta difesa di Beatrice Lorenzin arriva anche dal Pd: ”Le critiche del M5S al ministro della Salute per il caso Avastin, a nostro giudizio, sono completamente incomprensibili. Ricordo che, proprio su proposta del governo, abbiamo appena approvato una modifica di legge che permette l’utilizzo del medicinale meno costoso", afferma Donata Lenzi, capogruppo Pd nella commissione Affari sociali di Montecitorio.
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