Maurizio Lupi ribadisce di avere “fatto un passo indietro per far fare un passo avanti all’azione di governo e per un grande rilancio della proposta politica del Nuovo Centrodestra”, perché “abbiamo bisogno di un’area popolare-nuovo centrodestra piu’ forte che non sia subalterna al Pd, come ne ha bisogno anche Renzi". Gli fa eco Renato Schifani, cofondatore dell’Ncd e capogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) al Senato: nessun appoggio esterno al governo Renzi, Area popolare Ncd-Udc "resta quel partito della coalizione di maggioranza di governo che ha sempre prontamente risposto alle esigenze di massima trasparenza, anche oltre i veri bisogni di legalità".
Alla capogruppo di Area popolare Ncd-Udc alla Camera, Nunzia De Girolamo, che ha reclamato l’uscita dal governo e l’appoggio esterno, Schifani replica così: "La questione non si pone”.
Beatrice Lorenzin, ministro Ncd della Sanità: "Noi dobbiamo stare al governo non per sopravvivere, ma per portare le nostre idee e se non lo possiamo fare è inutile starci". Dunque "il tema non è la difesa delle poltrone", sostiene. Mah. Quella Lorenzin che viene data in fuga verso il Pd e che sostiene: "Il centrodestra tradizionale non esiste piu’. Mai con Forza Italia, ma soprattutto: mai con Matteo Salvini" che rappresenta "una destra condannata ad essere lepenista e non destra di governo".
Intanto il presidente del Consiglio Matteo Renzi sottolinea: “Ho sempre detto che non ci si dimette per un avviso di garanzia. Per me un cittadino e’ innocente finche’ la sentenza non passa in giudicato. Quindi perche’ dovrebbe dimettersi un politico indagato? Le condanne si fanno nei tribunali, non sui giornali”. E ancora: “Altro che due pesi e due misure: le dimissioni si danno per una motivazione politica o morale, non per un avviso di garanzia". De Luca "ha fatto una scelta diversa, considera giusto chiedere il voto agli elettori e si sente forte del risultato delle primarie".
Ma Forza Italia attacca ancora il premier: “L’incoerenza di Renzi ha toccato davvero livelli inimmaginabili: la difesa, a spada tratta, dei suoi sottosegretari appare davvero paradossale quando invece altri, come Lupi, con senso di responsabilita’, hanno lasciato il loro posto per molto meno". Ma allora la storia dei due pesi e delle due misure è vera…
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